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martedì 11 settembre 2012

Pil giù del 2,6% nel secondo trimestre
 
Senza crescita L'europa rischia. Se il Pil continua a calare è in pericolo l'affermazione stessa di un'Europa solida. I leader politici devono interrogarsi sul perchè i popoli della Ue sono gli uni contro gli altri.
I dati Istat sul valore aggiunto premiano l'agricoltura, unico settore che nel secondo trimestre, rispetto allo stesso periodo del 2011, riesce a spuntare un dato positivo (+0,9%) a fronte del calo che ha segnato industria (–6%) e servizi (–1.1%). C'è però da aggiungere che se si considera la variazione congiunturale anche l'agricoltura, con un calo dell'1,9%, si allinea agli altri comparti produttivi.
Nonostante le difficoltà l'agricoltura si conferma come settore anticiclico come dimostra anche l'aumento delle assunzione che crescono del 10,6 per cento nel secondo trimestre in netta controtendenza con l'andamento generale.
Peraltro le aperture di nuove aziende agricole hanno superato leggermente le chiusure con la presenza nel secondo trimestre di ben 824.516 aziende agricole registrate negli elenchi delle camere di commercio. Per l'organizzazione agricola dunque l'Italia può tornare a crescere se investe su territori, turismo, cibo e cultura.

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