Translate

giovedì 28 giugno 2012

Paccheri con il pesce ( per 4 persone)

In una padella versare 2 pelati, uno spicchio d'aglio, sale, olio extravergine, 6 gamberoni interi, 4 polipetti tagliati a pezzettini e 200 gr. di pesce spada tagliato a cubetti. Avviare alla cottura a fuoco lento coprendo con un coperchio la padella. Preparare la pasta del tipo paccheri o calamarata preferendo una produzione campana.

Dopo circa un quarto d'ora togliere il coperchio e separare il 90% del pesce dal sugo. Far cuocere a fuoco vivo il sugo senza ricoprire la padella. Quando il sugo si sarà ristretto, spolverare con prezzemolo tritato e unire nuovamente il pesce. Scolare la pasta e mantecare il tutto.
Giovani e occupazione, come si accede al mondo del lavoro
Voucher v.m. 25 nel settore agricolo

La riforma ridisegna l'utilizzo dei buoni per le prestazioni di lavoro occasionale accessorio. Intanto vengono eliminati i riferimenti soggettivi e oggettivi attualmente in vigore: i voucher potranno così essere utilizzati per attività di natura meramente occasionale che non comportino la corresponsione di compensi – con riferimento alla totalità dei committenti – superiori a 5mila euro nel corso di un anno solare. Inoltre è stato introdotto un limite massimo di 2.000 euro, erogabili attraverso i voucher da ciascun committente imprenditore commerciale o professionista. Per quanto concerne invece il settore agricolo, i buoni saranno utilizzabili nei confronti dei giovani con meno di 25 anni di età se regolarmente iscritti a un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado, compatibilmente con gli impegni scolastici, ovvero in qualunque periodo se iscritti a un ciclo di studi presso l'università. L'utilizzo in agricoltura è altresì consentito da parte delle imprese con volume d'affari non superiore a 7mila euro. Scompare però la possibilità di utilizzare i voucher nei confronti di lavoratori part-time e cassaintegrati.

Il Sole 24 Ore on line
Parte il festival del cineturismo

E’ trendy. Viaggiare per seguire le orme dei grandi film. Aumenta l’esercito dei turisti in cerca di location famose. Come dimenticare Troisi, la bici del postino e l’isola di Procida? O la Sicilia universale di Montalbano? O il “funeralino” per il lungomare Caracciolo nell’Oro di Napoli? Cultura e business che si incrociano. Vecchie e nuove pellicole per scoprire il fascino della meta. Matrimonio d’interessi possibile a partire dall’Ischia Film Festival (30 giugno – 7 luglio).
Rassegna che apre all’estate e al connubio cinema – territorio. E che compie dieci anni di vita sull'isola. Proiezioni sui terrazzi del Castello Aragonese, a picco sul mare ovviamente. In calendario lungometraggi, documentari ed eventi speciali. Apertura al cinema europeo, lavori di qualità e pellicole cult. Niente frastuono ed eccessi di mondanità. Piuttosto incontri e la possibilità, sempre più rara, di parlare di cinema. Il tutto ideato e realizzato da Michelangelo Messina. Tra le novità, la sezione “Location sociale”, il premio “Italian Film Commissions” per le produzioni che hanno fatto del territorio il loro punto di forza, a seguire il “Foreign Award” per quelle che hanno scelto di girare in Italia. E non mancano i canonici incontri con i protagonisti, tra sobri drink, chiacchierate confidenziali e conferenze pubbliche. Hanno fatto sentire, nel passato, il loro affetto per l’isola e per il festival Ken Adam, Pupi Avati, Mario Monicelli, Carlo Lizzani, Mimmo Calopresti, Rocco Papaleo, per citarne alcuni. Anche quest’anno presenze sorprendenti. A partire da Marco Bellocchio, ospite dell'edizione 2012.
Il cinema che si sposa col territorio non poteva non prevedere anche una “Borsa internazionale delle location e del cineturismo”, col suo corollario di “pacchetti” all inclusive, terme (che a Ischia sono di una suggestione unica), mare e cinema. Chi cerca set famosi comincia dall’isola verde del golfo di Napoli.
Info e approfondimenti su ischiafilmfestival.it
Tutti in bici a Sessa Aurunca

Facendo molta attenzione alla proprie possibilità e alla propria preparazione fisica, se possedete una bici e avete voglia di esplorare la nostra regione domenica sarà possibile riscoprire chiese e quartieri storici della città di Sessa Aurunca.Il programma prevede un'escursione che va dal castello ducale al museo civico per concludersi alla cattedrale.


La manifestazione dal titolo "monumenti in movimento" è stata organizzata dall'assessorato allo sport, cultura e turismo del comune di Sessa Aurunca.
La partenza del tour, che vede per adesso circa 50 adesioni, è fissata per le 9.30 da piazza Tiberio.
Per partecipare GS Amici del pedale - via Roma 2 - 3284923361. Mi raccomando munitevi di casco.

sabato 23 giugno 2012

Appuntamenti da non perdere

Nella spledida cornice del vulcano di Roccamonfina oggi e domani weekend a tutto trekking, con escursioni a piedi e in bici. Domani in programma il "Bicincanto nel vulcano", un insieme di escursioni da fare di giorno io di sera con cena all'aperto, spettacoli dal vivo e osservazioni astronomiche-

Passeggiata in natura sul monte friento a Castel di Sasso. Un itinerario adatto a tutte le età per due ore di cammino per ammirare il panorama che affaccia sul Matese, Monte Maggiore, Vesuvio e pianura casertana.
Per info. 3925322408
Oggi alle 19 presso la villa comunale di San Nicola la Strada c'è la festa del pane canestrato, una specialità gastronomica della zona. Gli assaggi saranno animati da canti popolari della tradizione casertana

giovedì 14 giugno 2012

Codice antifrode per la mozzarella

Entro l'autunno verrà dato l'ok definitivo al nuovo disciplinare di produzione della mozzarella di bufala campana dop. Una stesura che aggiorna e rende ancora più stringenti le modalità di produzione al fine di aumentare qualità del prodotto e certezza nella filiera produttiva. Il consorzio della mozzarlla di bufala campana in accordo con il ministero delle politiche agricole varerà nelle prossime settimane un codice etico di produzione per contrastare le mafie che tentano spesso di infiltrarsi nella produzione.Il parlamento si è impegnato molto nelle ultime settimane per regolamentare sempre meglio la tracciabilità dei prodotti agroalimentari. Il nuovo codice  disciplinare e il codice permetteranno al comparto di affrontare nuove sfide internazionali.
Agriturismo San Cassiano

 sabato 16 e domenica 17 tutti in agriturimo con ElectroFarm!
weekend dedicato all'arte, dove la musica e i colori saranno i protagonisti...
programma:
Sabato 16 Giugno
h 15.00 workshop di didjeridoo con Christian Muela
h 17.00 graffiti "rural painting" con Tono Cruz e Isac Malakkai
h 22.00 Didjestivo /concerto di Christian Muela
h 23.00 v3a / dubstep

Domenica 17 giugno
h 11.00 Ortoteca San Cassiano e rural painting
h 11.30 Matinee albero 2.0/performance didjeridoo
h 15.00 workshop di dijeridoo con Christian Muela

 
promozioni per chi soggiorna in agriturismo...
vi aspettiamo numerosi!
Al via il Napoli Teatro Festival Italia

Si omaggia Napoli e la sua musica, così pure la grande tradizione teatrale, senza trascurare la danza, quella israeliana in primis. È l’edizione 2012 del Napoli Teatro Festival Italia. 25 giorni di spettacoli, oltre 130 rappresentazioni, 30 luoghi tra teatri classici e location inusuali. Ma andiamo con ordine. La Fondazione Campania dei Festival ha pensato si sdoppiare il grande evento: prima parte dal 7 al 24 giugno, seconda dal 25 al 30 settembre. Inaugurazione, il 6 giugno al Teatro San Carlo di Napoli, affidata alla cantante israeliana Noa.
Confermata la vocazione internazionale dell’evento, con un occhio puntato sulla drammaturgia vecchia e nuova. Complici i più importanti maestri della scena mondiale. Qualche nome: Robert Wilson con The Makropulos Case, Peter Brook con The Suit in prima italiana. Attenzione anche ai focus. Il primo è sulla scena teatrale argentina (sul palco Claudio Tolcachir con una maratona di tre spettacoli); l’altro incentrato sulla danza israeliana in una sintesi di stili tra est europeo e paesi arabi. La cronaca trova spazio in Summer di Edward Bond, che studia gli effetti psichici di guerre e violenze. Si parla anche di cibo con A bocca piena e Teatro in cucina: Sartù. Il napoletano Francesco Borrelli firma Tommy…non apro!, mentre Francesco Saponaro porta in scena la versione spagnola di Io, l’erede di Eduardo De Filippo.
A settembre, invece, è la volta di Antonio Latella con la sua sceneggiata riveduta e corretta, Valeria Parrella e l’Antigone commissionata, e ancora Enzo Moscato con Ta-Kai-Ta, Lina Sastri, Laura Angiulli e Gabriele Russo.
Città e festival insieme per un evento unico nel suo genere. Tra i set protagonisti di quest’anno il Parco Archeologico di Pausilypon a Coroglio, luogo a picco sul mare dove natura e storia vivono in simbiosi.
Info e approfondimento su http://www.napoliteatrofestival.it

martedì 5 giugno 2012

Efficienza energetica degli edifici, grande flop.

La certificazione energetica degli edifici è una procedura di valutazione prevista dalle direttive europee 2002/91/CE e 2006/32/CE.
Per quanto riguarda l'Italia, con l’espressione «certificazione energetica degli edifici», in una prima accezione, deve intendersi la disciplina complessivamente stabilita in tema di rendimento energetico dell’edilizia e contenuta nel d.lgs. 19 agosto 2005, n. 192 (attuativo della direttiva 2002/91/CE) e successive modifiche ed integrazioni. In una seconda accezione, l’espressione deve altresì essere riferita al complesso delle operazioni svolte, dai soggetti a ciò abilitati, per il rilascio dell’attestato di certificazione energetica (cd. ACE), ovvero del documento, redatto secondo le particolari norme e i criteri di cui alla relativa normativa, attestante la prestazione, l’efficienza o il rendimento energetico di un edificio e altresì contenente le raccomandazioni per il miglioramento della prestazione energetica del medesimo (art. 2, comma 3, all. A al d.lgs. 29 dicembre 2006, n. 311).
Molti degli edifici dove viviamo e lavoriamo sono costruiti senza un adeguato isolamento termico: delle "groviere" responsabili di una grossa fetta dei consumi energetici italiani e delle emissioni di gas serra.
Tra il 2000 e il 2010 i consumi legati all’edilizia sono quelli maggiormente cresciuti in italia e rappresentano complessivamente circa il 53% dei consumi elettrici e il 35% di quelli energetici totali. Diventa dunque importantissimo intervenire nel settore edilizio, se si vuole invertire questa situazione e ridurre le emissioni di co2.
Reale tenuta di Carditello


La Reale tenuta di Carditello, sita in San Tammaro (CE), detta anche Real sito di Carditello oppure, con riferimento alla palazzina ivi presente, Reggia di Carditello, faceva parte di un gruppo di 22 siti della dinastia reale dei Borbone di Napoli posti nella Terra di Lavoro: Palazzo Reale di Napoli, Reggia di Capodimonte, Tenuta degli Astroni, Villa d'Elboeuf, Reggia di Portici, Villa Favorita, Palazzo d'Avalos nell'isola di Procida, lago di Agnano, Licola, Capriati a Volturno, Cardito, Reale tenuta di Carditello, Reale tenuta di Persano, Fasano di Maddaloni, Selva di Caiazzo, Sant'Arcangelo, Reggia di Caserta, San Leucio, Casino del Fusaro, Casino di Quisisana, Mondragone e Demanio di Calvi.
 

Questi siti non erano solo semplici luoghi per lo svago (soprattutto per la caccia) della famiglia reale borbonica e della sua corte, poiché, è importante sottolineare, che in alcuni casi costituivano vere e proprie aziende, espressione di imprenditoria ispirata dalle idee illuministiche in voga in quei tempi. Si citano per esempio gli allevamenti della Fagianeria di Caiazzo, la produzione della seta a San Leucio, la pesca al Fusaro, gli allevamenti della Tenuta di Persano e del Demanio di Calvi.


In particolare la Reale tenuta di Carditello era una vasta porzione, in parte acquitrinosa, della pianura delimitata a settentrione dal fiume Volturno, ad oriente dal monte Tifata e dai suoi colli, a meridione dall'antico fiume Clanio, oggi Regi Lagni, e ad occidente dal mar Tirreno. Essa ospitava una dinamica azienda agricola, ben progettata nelle infrastrutture edili e ben organizzata negli allevamenti di pregiate razze equine, nella produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli e caseari. La Reggia di Carditello, situata a circa 4 km ad ovest dell'abitato di San Tammaro, a metà strada tra Napoli e Caserta, in via Foresta a Carditello, è un complesso architettonico sobrio ed elegante di stile neoclassico, destinato da Carlo di Borbone (1716-1788) a luogo per la caccia e l'allevamento di cavalli e poi trasformato per volontà di Ferdinando IV di Borbone (1751-1752) in una fattoria modello per la coltivazione del grano e l'allevamento di razze pregiate di cavalli e bovini. Era immerso in una vasta tenuta ricca di boschi, pascoli e terreni seminatori, e si estendeva su di una superficie di 6.305 moggia capuane, corrispondenti a circa 2.100 ettari. Era animato da un discreto numero di persone dedite alla conduzione dell'azienda. Carditello era uno dei siti reali che si fregiava del titolo di "Reale Delizia" perché, nonostante la sua funzione di azienda, offriva una piacevole permanenza al re e alla sua corte per le particolari battute di caccia che i numerosi boschi ricchi di selvaggina permettevano.

Il fabbricato è stato costruito dall'architetto Francesco Collecini, allievo e collaboratore di Luigi Vanvitelli. L'area antistante, formata da una pista in terra battuta che richiama la forma dei circhi romani, abbellita con fontane, obelischi ed un tempietto circolare dalle forme classicheggianti, era destinata a pista per cavalli.
Nel 1920 gli immobili e l'arredamento passarono dal demanio all'Opera Nazionale Combattenti e i 2.070 ettari della tenuta furono lottizzati e venduti. Rimasero esclusi il fabbricato centrale e i 15 ettari circostanti, disposti a ventaglio sui lati ovest, nord ed est del medesimo complesso, che nel secondo dopoguerra entrarono a far parte del patrimonio del Consorzio generale di bonifica del bacino inferiore del Volturno.

Nel 1943 fu occupata dalle truppe tedesche di occupazione che vi stabilirono il proprio comando. I vandalismi dei soldati contribuirono a incrementare lo stato di degrado.

Da molti anni la tenuta è in uno stato di abbandono, che l'ha reso sconosciuto ai più e relegata in una posizione inferiore rispetto ad altre località e siti di interesse artistico. Nonostante il grave stato di decadenza e la scomparsa dei boschi che ne facevano da cornice, sono ancora intuibili la ricchezza e bellezza artistica e architettonica della Reggia e la stupenda veduta d’insieme del sito, elementi che hanno fatto nascere l'antico appellativo di "Reale Delizia". Tuttavia è anche evidente l'urgenza d'arrestare la razzia di decori, sculture, arredi architettonici, ormai in atto da troppi anni.

Con Ordinanza del 27 Gennaio 2011 Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Ufficio Esecuzioni Immobiliari. Dispone le vendita all'asta del complesso monumentale denominato Real Sito di Carditello al prezzo base di € 20.000.000,00

lunedì 4 giugno 2012

Imu e immobili rurali

Per i fabbricati rurali il 2012 è un anno particolare. Nell'ottica di un riordino catastale c'e' tempo fino al 30 giugno per le istanze di variazione catastale nelle categorie A6 e D10 (cascine, vasche per l'acquacoltura, magazzini agricoli ecc.). La domanda serve per l'esenzione ICI ma anche per ottenere lA "ruralità" per IMU.
Per tutte le specifiche del caso è disponibile sul sito del gruppo Il Sole 24Ore la guida "case e fabbricati rurali - accatastamento e imu"

domenica 3 giugno 2012

Raccontare favole sulla pelle delle persone è lo sport preferito della politica italiana.

A chi giova evitare la prevenzione idrogeologica e sismica in un paese geologicamente giovane che è soggetto a questi fenomeni costantemente? Carissimo assessore Cosenza mi permetta di dirle che non può permettersi di dichiarare che in Campania siamo all'avanguardia. L'unica prevenzione possibile per la zona vesuviana è lo spopolamento dell'area e il ritorno della stessa ad un aspetto più naturale e meno urbanizzato. Questo si fa con scelte impopolari per la politica di ogni livello. Bloccare le licenze dei singoli comuni dell'area, abbattere le strutture abbandonate, delocalizzare le fabbriche e i vivai, incentivare l'esodo della popolazione in altri comuni e far crollare il mercato immobiliare locale espropriando le case che man mano vengono liberate. Non costruire un ospedale "del mare" in zona rossa. Il gemello del Vesuvio in giappone dorme sonni tranquilli ma intorno non c'è una casa. La zona abitata dovrebbe essere ridotta alla parte bassa della costa con limite l'autostrada. Assessore, Sarno ed altre zone simili andrebbero evacuate perchè i politici si sono spartiti i soldi hanno fatto delle opere di ingegneria poco idraulica sulla montagna e hanno così condannato gli abitanti ad un altro disastro. In Irpinia non è stato ricostruito in modo antisismico ma anche lì molti attendono ancora una casa e tanti hanno approfittato della situazione ma un nuovo fenomeno sismico creerebbe molti danni per la cattiva gestione dei fondi che furono  stanziati. Si oggi la nostra rete sismica è ben fornita e abbiamo una splendida sala della protezione civile ma non basta. Non dormite perchè la natura è più forte. C'è ancora troppo marcio in mezzo a noi. Non esiste ancora in Campania un registro degli incendi e un registro dei tumori perchè farli dà fastidio a qualcuno. Ma chi è questo qualcuno? Si chiama tornaconto e interessa politici e imprenditori. Condannate e allontanate dalla politica gli elementi corrotti e tagliate le  Vostre spese perchè costate troppo e state dando pochissimo ai cittadini campani. Adesso arrivano 140 milioni per adeguamenti in 15 anni che fine faranno?

FESTA A VICO, IL CONSORZIO CON I GRANDI CHEF



“Festa a Vico è diventato in pochi anni non solo uno degli eventi più attesi della gastronomia italiana, ma anche il simbolo dell’identità di un territorio di eccellenza culinaria. La presenza del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop all’edizione 2012 ha l’obiettivo di stringere un nuovo patto tra eccellenze: la mozzarella Dop e l’alta ristorazione, ben rappresentata dall’ideatore dell’evento, lo chef Gennaro Esposito”. Così il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, sottolinea l’importanza della partnership tra il più importante prodotto a marchio Dop del centro-sud Italia e la kermesse in programma a Vico Equense dal 3 al 6 giugno. 
Quattro incontri con la mozzarella di bufala campana Dop e un tema portante per la nona edizione: “…e tutti giù per terra, ovvero il mio piatto da fine del mondo!” (che ricalca la profezia Maya). 
Si comincia domenica sera, 3 giugno, a partire dalle ore 18 con due postazioni allestite e dedicate alla mozzarella Dop: l’una nei pressi del ristorante La Torre del Saracino e l’altra proprio sulla spiaggia accanto.
Il lunedì sarà dedicato agli chef emergenti che si esibiranno al Bikini, con degustazioni di mozzarella Dop. 
Martedì 5 giugno alle ore 10.30 si terrà la conferenza stampa con la partecipazione del direttore del Consorzio di Tutela, Antonio Lucisano e dalle ore 20 la serata con gli chef stellati.
Mercoledì sarà la giornata di studio sulla pizza, con la partecipazione di pizzaioli,  nutrizionisti e mugnai.
“La cucina mediterranea – conclude il presidente Raimondo – vivrà giornate di studio ma anche di grande entusiasmo. Festa a Vico conferma la straordinaria vitalità del settore e si rivela un’incredibile occasione di valorizzazione per l’intero territorio”.