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mercoledì 12 settembre 2012

Catania, abbiamo ottenuto non liberalizzare produzione vino
 
''Ormai abbiamo la certezza che sul fronte del controllo del potenziale produttivo di vino in Europa, dopo la fine del sistema attuale nel 2015, ci sara’ comunque un regime di controllo sulle superfici piantate a vigneti. Controllo in termini di non liberalizzazione’’. Lo ha detto all'Ansa il ministro per le Politiche agricole e alimentari Mario Catania, in margine ai lavori del Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Ue a Nicosia.

L'Italia è quindi soddisfatta dell'annuncio fatto dal commissario europeo per l'agricoltura Dacian Ciolos di voler introdurre una nuova regolamentazione sul controllo del potenziale di produzione di vino in Europa, dopo la fine dell'attuale sistema nel 2015, che si basa su diritti di autorizzazione di impianti di vigne. "Siamo ancora in una fase molto tecnica - ha spiegato il ministro Catania - ma la cosa importante è che siamo riusciti a portare in fondo un lavoro serio che ci porta a guardare con fiducia all'avvenire ". Un lavoro di squadra che l'Italia ha portato avanti insieme ad altri partner europei a cui si aggiungerà presto la stessa presidenza di turno cipriota secondo quanto è emerso da un incontro tra Catania e il ministro dell'agricoltura cipriota Sofoclis Aletraris.
La questione di come controllare la produzione è estremamente importante per l'Italia e gli altri Paesi produttori europei, in quanto la liberalizzazione degli impianti prevista nel 2015 e la conseguente creazione di nuove vigne, rischierebbe di mettere in ginocchio il settore in Europa. E proprio a Palermo, il prossimo 21 settembre, in occasione della riunione Ue ad alto livello per il settore vitivinicolo, il direttore generale per l'agricoltura della Commissione europea, José Silva Rodriguez, presenterà il quadro di intervento che si sta facendo strada per "una regolamentazione più efficace e più flessibile" della produzione di vino europea.

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