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giovedì 15 dicembre 2016

Camere di Commercio unite sotto un unico marchio al prossimo Vinitaly

La prossima edizione di Vinitaly, in programma a Verona dal 9 al 12 aprile 2017, vedrà, nel quadro di una forte azione di sistema di cooperazione istituzionale, la partecipazione unitaria di Regione Campania e Unioncamere Campania in rappresentanza del sistema camerale campano al più importante salone vitivinicolo italiano, garantendo, in tal modo, un’immagine unica e coordinata della Campania e dei suoi sistemi territoriali e produttivi.

“A differenza delle ultime edizioni – sottolinea il consigliere del Presidente De Luca per l’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca, Franco Alfieri – il prossimo Vinitaly vedrà la partecipazione della Regione Campania, delle aziende e dei consorzi di tutela del comparto vitivinicolo, insieme a tutto il sistema camerale all’interno dello stesso padiglione dedicato alla Campania, che sarà caratterizzato da un allestimento unico, basato su un’immagine coordinata, condivisa e progettata sull’attrattività del brand ‘Campania’ per poter catturare l’interesse del pubblico e degli operatori del comparto. Cuore pulsante del padiglione sarà l’area comune e in posizione baricentrica denominata ‘Piazza Campania’, all’interno della quale si svolgeranno momenti di animazione istituzionale ed eventi tematici. La Regione Campania, tra l’altro, coordinerà tutte le attività di comunicazione interna ed esterna nonché l’elaborazione del programma degli eventi collaterali, che sarà comunque condiviso con Unioncamere Campania, ma anche con il coinvolgimento attivo dei consorzi di tutela e degli altri stakeholder privati coinvolti”.

“La partecipazione al Vinitaly 2017 – sottolinea il Presidente di Unioncamere Campania, Andrea Prete – da una parte manifesta il duraturo e costante impegno del Sistema Camerale campano nei confronti di un importante settore come quello vitivinicolo, dall’altra disegna un modello innovativo di promozione di un prodotto, delle aziende produttrici e dei territori che ne costudiscono la storia, la cultura e la tradizione. Da oltre 15 anni, infatti, il Sistema Camerale e Regione partecipano al Vinitaly, ma per la prossima edizione Unioncamere Campania, nel suo ruolo istituzionale di rappresentanza dell’intero sistema camerale, e la Regione Campania hanno fortemente condiviso che la partecipazione sia caratterizzata da un’immagine coordinata e comune schematizzata in un unico brand Campania, tutto ciò trova ragione nel fatto che il prodotto vino, intimamente collegato al territorio, ha un alto contenuto aspirazionale ed evocativo, rispetto al quale un ruolo rilevante è rappresentato dalla capacità di raccontarne la storia ed evocarne i luoghi di provenienza, luoghi che nella nostra regione sono universalmente conosciuti”.

Sotto l'albero di Citrus” Street food e creatività in un apericena d'autore

Cinque professionisti tra chef, pizzaioli e pasticceri, quattro storie di buone pratiche ed attenzione alle materie prime, un'amicizia che supera i confini della propria realtà imprenditoriale: sono questi gli ingredienti che condiranno con maestrìa un appuntamento prenatalizio firmato da Grazia Citro della gelateria Citrus di Battipaglia, Nando Melileo del ristorante Emozionando di Salerno, Francesco Maiorano e Pamela Viggiano della Trattoria San Francisco di Tramonti e Valentino Tafuri della pizzeria 3Voglie di Battipaglia.
E sarà proprio la cittadina simbolo della Piana del Sele a fare da cornice a “Sotto l'albero di Citrus”: apericena con cooking show in programma mercoledì 21 dicembre, dalle ore 18, presso la gelateria Citrus in Via Paolo Baratta.
Un modo per vivere una cena informale tra le compere per gli ultimi regali di Natale, un modo per augurarsi buone feste lasciando che siano i prodotti territoriali ma soprattutto la creatività degli artigiani a spingere l'accento sulle rivisitazioni dei classici “street food”.
“Lavorare assieme ci permette di confrontarci e crescere ogni volta, ecco perchè lasciamo tutti volentieri le nostre attività per dare vita ad un evento comune. Amiamo lavorare con attenzione, nel rispetto della materia prima, consapevoli che è importante guardare alla tradizione ma senza restarvi impantanati”, raccontano i fantastici cinque che firmeranno l'imperdibile apericena.
E come se non bastasse, a partire dalle 18, ognuno di loro darà vita ad un vero e proprio cooking show per raccontare la preparazione della propria creazione culinaria, ideata esclusivamente per l'occasione.


A fare da madrina all'evento e a presentarli al pubblico ci sarà la giornalista enogastronomica Antonella Petitti.
Ad aprire le danze sarà la pizza fritta montanara firmata dal pizzaiolo Valentino Tafuri con impasto ottenuto con farina di ceci di Cicerale Presidio Slow Food, mousse di fagioli all'occhio di Oliveto Citra e polvere di peperone crusco, confermando la sua capacità di declinare costantemente il territorio.
Seguirà il maestro dei risotti e dei crudi, lo chef Nando Melileo, il quale presenterà una ricetta di recupero che porterà alla creazione di un arancino di riso Carnaroli al limone di Amalfi IGP con crudo di gambero e ghiaccia di fragoline.
La chef tramontana Pamela Viggiano, invece, proporrà una rivisitazione della tradizionale frittatina di pasta, un must delle gite fuori porta che è ormai di gran moda tra gli street food.
La otterrà con ingredienti alternativi ma locali, ovvero bucatini artigianali di Gragnano, crema di patate viola, pancetta, cipollotti tramontani a km0 e colatura di alici di Cetara Presidio Slow Food.
Ancora da quel luogo incantato che è Tramonti, simbolo della Costa d'Amalfi agricola, il pizzaiolo Francesco Maiorano diletterà gli ospiti con una pizza nera ottenuta con farina integrale di grano tenero con provola affumicata di Tramonti, scarola riccia e olive ammaccate del Cilento Presidio Slow Food dando ragione di raccontare l'antica tradizione costierana.
Infine, per chiudere in dolcezza, Grazia Citro - padrona di casa di Citrus ed artigiana del gelato - accompagnerà i più golosi in un viaggio di sensi con il mini panettone con gelato ai fichi bianchi del Cilento e nocciole di Giffoni IGP. Un'esperienza rigorosamente senza conservanti e senza coloranti, in nome di un'alimentazione più consapevole.

Un trionfo di sapori, competenza e creatività che troveranno come compagni di merenda degli ottimi abbinamenti con le birre artigianali del birrificio Agrado di Olevano sul Tusciano. Una realtà giovane ma che sta entrando con il giusto spirito e con delicatezza in un mondo complesso come quello brassicolo, tutte le loro birre sono di morbido impatto e di facile beva.
Ad accompagnare il dolce, invece, ci sarà un'anteprima esclusiva, ovvero la degustazione della birra artigianale Otium (con passaggio in botte di passito di Falanghina e Biancolella dell'Azienda Vitivinicola Apicella per circa 10/12 mesi) della Birra TraMonti di Pamela Viggiano e Vincenzo Palladio.


Il costo è di 15 euro, gradita la prenotazione allo 0828.1985512

Per info e prenotazioni:
Citrus Gelateria Artigianale
Via Paolo Baratta, 2 - Battipaglia (SA)
0828.1985512
www.citrusgelateria.it

martedì 13 dicembre 2016

Al via il Festival della Cucina Napoletana


Tre giorni di eventi all’insegna dell’eccellenza dell’enogastronomia partenopea. È il Festival della Cucina Napoletana che si svolgerà da giovedì 15 a sabato 17 dicembre nella Mostra d’Oltremare, padiglione della Piscina.
La manifestazione ideata e organizzata dall’Associazione Medeaterranea, fondata da professionisti della scienza e della cultura alimentare e della comunicazione scientifica, ha l’intento di promuovere il meglio della cucina partenopea e della Dieta Mediterranea.
La prima edizione ha come tema “Pensare usando le mani”: laboratori di manualità per scoprire il rapporto tra fisicità e produzione agroalimentare come elemento culturale caratterizzante la filiera.
Dalle postazioni all’interno del Padiglione si potrà degustare, avere informazioni tecnico-scientifiche, assistere alle performance degli allievi degli istituti alberghieri e dell’Istituto della Porcellana di Capodimonte con il Gruppo di Ricerca Grespo. 
“Il Festival della Cucina napoletana - spiega Massimiliano Quintiliani, organizzatore dell’evento - nasce con l’intento di creare un legame tra mondo della formazione tecnico-scientifica e gli istituti alberghieri e professionali, fungere da anello di congiunzione tra il mondo della scuola ed il mondo della conoscenza della cultura del cibo e dell'alimentazione con una partecipazione trasversale delle arti manuali, a partire dalla scuola primaria con la realizzazione di laboratori per la formazione dei bambini. L’evento è anche un’occasione per creare un rapporto tra scuola e mondo del lavoro. Le potenzialità della cucina napoletana sono tante e noi cerchiamo di farla conoscere meglio ai giovani che ne saranno gli ambasciatori nel mondo. Durante i tre giorni proporremo piatti della tradizione napoletana che, per l’occasione, abbiamo rivisitato anche in ottica contemporanea. Per la prima edizione abbiamo messo in evidenza il rapporto che ci deve essere tra contenuto, cioè la tipicità, con il contenitore realizzato in questo caso dalle performance degli allievi e dei maestri dell’Istituto Caselli della Porcellana di Capodimonte e del Grespo, il Gruppo di Ricerca e Studio per la Porcellana”.

Il programma dei tre giorni.
Giovedì 15. Alle ore 10 inaugurazione dell’evento e apertura delle postazioni artistico-culinarie della Dieta Mediterranea con degustazioni al tema. Il primo giorno è di scena il pesce azzurro. Seguiranno laboratori di degustazione “Il vino nella tradizione napoletana” a cura dell’A.i.s., l’Associazione Italiana Sommelier nei seguenti orari: ore 11, 12, 15, e 16. Alle ore 11 e alle ore 14,30 laboratori gratuiti su prenotazione del Lab Food Experience “Sporcarsi le mani” a cura di Medeaterranea: per i bambini c’è “Alici fresche ripiene” e per gli adulti “Parmigiana di pesce bandiera”. Il Kera lab a cura dell’Istituto per la Porcellana e la ceramica di Capodimonte “Caselli” e Grespo, propone “Manipolare l’argilla” per i bambini e “Dall’argilla al piatto” per gli adulti. Alle ore 13,30 Gran Buffet Mediterraneo (è necessario l’invito).Venerdì 16. Alle ore 10 apertura delle postazioni artistico-culinarie della Dieta Mediterranea con degustazioni al tema. Il secondo giorno è dedicato a zuppe, verdure e ortaggi. Laboratori di degustazione “Il vino nella tradizione napoletana” a cura dell’A.i.s. nei seguenti orari: ore 11, 12, 15, e 16. Alle ore 11 e alle ore 14,30 laboratori gratuiti su prenotazione del Lab Food Experience “Sporcarsi le mani” a cura di Medeaterranea; per i bambini c’è “Patate alla fornarina” e per gli adulti “La pasta e patate”. Stessi orari per i laboratori Kera Lab di manipolazione di argilla per bambini e adulti. Alle ore 13,30 Gran Buffet del convivio Napoletano (è necessario l’invito). 
Sabato 17. Alle ore 10 apertura delle postazioni artistico-culinarie della Dieta Mediterranea con degustazioni al tema. Il terzo giorno è dedicato alla cucina borbonica. Laboratori di degustazione “Il vino nella tradizione napoletana” a cura dell’A.i.s. nei seguenti orari: ore 11, 12, 15, e 16. Alle ore 11 e alle ore 14,30 laboratori gratuiti su prenotazione del Lab Food Experience “Sporcarsi le mani” a cura di Medeaterranea per i piccoli c’è piccoli “Gattò di patate” e per gli adulti “Piccoli sartù di riso”. Stessi orari per i laboratori Kera Lab di manipolazione di argilla per bambini e adulti. Alle ore 13,30 Gran Buffet Borbonico (è necessario l’invito).
Per partecipare gratuitamente ai laboratori compilare il form sul sito www.festivalcucinanapoletana.it



A Ravello un Natale speciale dedicato alle famiglie con le attività di Campania per Bimbi

Sabato 17 e domenica 18 dicembre il Comune di Ravello – Assessorato alle Politiche Sociali e all’Istruzione propone insieme a Campania per Bimbi uno speciale Villaggio di Natale all’interno del ricco calendario costruito dall’Assessore Natalia Pinto dal titolo “Natale a Ravello”. L’appuntamento è in Piazza Duomo dalle ore 10,00 alle ore 17,00.
Il Villaggio di Natale di Campania per Bimbi consentirò ai bambini e alle famiglie di essere accompagnati da elfi e aiutanti di Babbo Natale in un viaggio di conoscenza ed emozione: dalla letterina dei desideri per costruire la “Ravello che vorrei”, ai laboratori per sfornare dolci e biscotti, fino a quelli per costruire eco-regali con materiali di riciclo e decorazioni natalizie con materiali naturali. Infine, tanti laboratori creativi per conoscere usi e costumi del Natale nel mondo.
Tra gli spazi del Villaggio, non mancherà quello in cui si potrà gustare cioccolata calda e mettersi sotto le coperte per tante storie attorno al camino brulicanti di fantasia o ancora quello in cui costruire insieme alle famiglie il grande Albero della Partecipazione al quale appendere le letterine dei desideri per realizzare insieme una città a misura di bambino. 
Ravello Special Christmas s’inserisce nel progetto di Ravello per Bimbi intrapreso dall’Amministrazione Comunale con Campania per Bimbi. A coordinare le attività saranno alcune delle principali realtà aderenti alla rete di Campania per Bimbi: il centro di cultura ludica Melagioco, Il mondo di Naty e la Fabbrica del Divertimento.
La partecipazione alle attività è gratuita. Per informazioni: info@campaniaperbimbi.it - 393 9824709.

​ FRESH il regalo per veri wine lover

Tintinnio di calici nell’aria! I brindisi di Natale e Capodanno sono una tradizione alla quale gli appassionati del buon bere non possono rinunciare. E’ per loro che nasce FRESH, la moderna glacette di design pensata per servire e assaporare ogni sorso di vino alla corretta temperatura. 

Stiloso, elegante, moderno. FRESH è il regalo ideale per veri wine lover, un rinfrescatore per vini dal design semplice e raffinato, interamente realizzato in plexiglass trasparente e antigraffio per garantire leggerezza e massima praticità di utilizzo. Immancabile sulle tavole addobbate a festa per coinvolgere amici e parenti in una perfetta degustazione di vini.
FRESH è il rivoluzionario seau à glace nato dalla passione di Nando Salemme, sommelier e patron dell’osteria Abraxas di Pozzuoli (Napoli) e disegnato da Salvatore Cozzolino, architetto, designer e docente della Seconda Università di Napoli in collaborazione con ADI - Associazione del Disegno Industriale della Campania. FRESH funziona con del semplice ghiaccio (a cubetti o a scaglie) grazie a un sistema che mantiene per un lungo periodo di tempo la giusta temperatura in modo da farla restare costante per la durata della degustazione. Sul lato esterno del contenitore è incisa una scala in centimetri che indica l’esatta quantità di ghiaccio da utilizzare a seconda della temperatura desiderata, mentre al suo interno è inserita una lamina di alluminio ad alta conducibilità termica che divide i cubetti dal vino creando una perfetta “camera di refrigerazione”: l’alluminio assorbe il freddo generato dal ghiaccio e lo trasmette, grazie alla forma ondulata a doppia tangenza,  efficacemente e direttamente alle pareti della bottiglia che, complice la pendenza del contenitore, risulta sempre adagiata sulla lastra rimanendo quindi ben rinfrescata. La base di alluminio è inoltre dotata di una piccola guarnizione in plastica trasparente che forma un compartimento a perfetta tenuta stagna in grado di trattenere l'acqua di scongelamento impedendole di arrivare alla bottiglia. In questo modo FRESH elimina lo spiacevole inconveniente del più tradizionale seau à glace, che prevede di immergere la bottiglia in acqua e ghiaccio, con la conseguenza che quando si desidera versare del vino ci si deve munire di un tovagliolo per limitare il fastidioso gocciolamento.
INFORMAZIONI: www.freshwine.it

domenica 4 dicembre 2016

Italo Vezzoli di Bergamo si aggiudica il titolo di MIGLIOR PANETTONE INNOVATIVO.

 Italo Vezzoli della Pasticceria In Croissanteria della provincia di Bergamo è il Miglior Panettone Innovativosecondo la giuria di esperti di Re Panettone Napoli riunitasi oggi al Grand Hotel Parker’s di Napoli in occasione della seconda edizione della kermesse che celebra il panettone artigianale.
Al secondo e terzo posto due eccellenti pasticcieri campani: Vincenzo Mennella della Pasticceria Mennella di Torre del Greco e Aniello Di Caprio della Pasticceria Lombardi dal 1948. Venticinque i pasticcieri in gara per l’ambito riconoscimento, ciascuno invitato a presentare un panettone “innovativo”, ovvero che si distingua dalla ricetta classica. La giuria, presieduta dallo chef Antonio Tubelli e composta dall’attore Patrizio Rispo, dai giornalisti Santa di Salvo e Vincenzo d’Antonio, dallo chef Eduardo Estatico e dalla scrittrice e food blogger Benedetta Gargano, ha esaminato “alla cieca” 25 panettoni, tutti rigorosamente artigianali e fedeli al disciplinare di Re Panettone. I parametri di valutazione hanno tenuto conto di: esame visivo esterno, esame visivo interno, esame olfattivo, esame gustativo/retrolfattivo/tattile, indice di innovatività.

Ideato e organizzato da Stanislao Porzio sin dalla sua prima edizione al Teatro Litta di Milano nel 2008, Re Panettone® è la prima e più autorevole kermesse dedicata al Panettone, punto di riferimento per promuovere e valorizzare il lavoro di maestri pasticcieri custodi della grande tradizione del panettone artigianale. È una mostra mercato che ogni anno dà voce ai grandi nomi della pasticceria nazionale, a celebri lievitisti e al tempo stesso a nuovi talentuosi artigiani, tutti attentamente selezionati secondo un’indagine rigorosa. Re Panettone è soprattutto un’occasione unica per conoscere e degustare le ultime novità in fatto di Panettone: ogni anno, accanto alle ricette tradizionali, vengono presentate varianti inedite e golose del celebre dolce, frutto di ricerche e sperimentazioni dei pasticcieri. 

In un solo bicchiere di vino è racchiuso l'odore del mondo intero

La Campania “riputata venne dai Romani una delle più celebri ed illustri Italiche provincie per la squisitezza dei vini”, così Plinio recitava in una delle sue descrizioni. Successivamente, la naturale selezione di varietà di viti che, nel tempo, si sono meglio armonizzate con il territorio e le forti e fiere tradizioni dei vignaioli del luogo, hanno fatto il resto. (tratto da Colori, odori ed enologia del Fiano – di Luigi Moio )

Luigi Moio, professore ordinario di Enologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II, da più di vent’anni si occupa degli aspetti sensoriali, biochimici e tecnologici dell’aroma del vino. Il professor Moio, rapito dal profumo coinvolgente del vino al quale è impossibile opporre resistenza e che anticipa tutto ciò che si sentirà in bocca subito dopo aver avvicinato il bicchiere alle labbra, ha voluto raccontare come il vino racchiuda in un solo bicchiere l’odore del mondo intero.
Nasce così “Il respiro del vino” opera letteraria emozionale che come il vino vuole trasmetterci una conoscenza per bere con maggior piacere.

Da diversi anni, studiare il profumo del vino è la mia grande passione” – racconta il professor Moio nel suo libro – “ Nel lungo periodo che ho dedicato alla ricerca, durante i tantissimi seminari che ho tenuto e naturalmente durante le mie lezioni universitarie, mi sono accorto che, quando iniziavo a parlare del profumo del vino alle platee di tecnici o di studenti, l’attenzione era sempre straordinaria, quasi come se stessi svelando loro un fantastico trucco di magia

In questo libro sono confluite tutte le argomentazioni sul profumo del vino che il professor Moio ha trattato nel corso degli ultimi vent’anni in ricerche, incontri, seminari e lezioni. Il racconto del professor Moio si apre  con la storia che ha portato un giovane dottorando ad innamorarsi dei segreti dell’aroma del vino, ma dopo qualche pagina si fa serio e tecnico per svelare una parte importante e a molti sconosciuta del nostro corpo: i cinque sensi. Qui la lettura si fa più rigorosa e scientifica ma il testo nel complesso permette al lettore di approfondire l’argomento o saltare a pagine più discorsive.

Il testo guida il lettore in una caccia agli odori del vino portandolo a lasciarsi prendere dalla curiosità a tal punto da spingerlo a stappare una bottiglia per scoprirne i profumi che vi sono racchiusi. 

Mandarini sorrentini e mandorle dolci: il nuovo panettone della Pasticceria Mennella è stato premiato con il secondo posto nella kermesse di RePanettone®

Un intenso profumo di mandorle e mandarini che rievoca memorie di feste casalinghe: la ricetta di Vincenzo Mennella per il Natale 2016 è il Panettone Mandarini e Mandorle. Presentata in anteprima a RePanettone® Napoli ha conquistato il secondo posto tra i migliori panettoni innovativi secondo la giuria di esperti riunitasi al Grand Hotel Parker’s. Lievito madre, burro e tuorli in abbondanza danno corpo ad un impasto soffice e di bella fragranza, all’interno del quale trovano posto tocchetti di mandarini canditi della Penisola Sorrentina e di pasta di mandorla. La copertura è una bianca glassa di pasta di mandorle foresta fiammeggiata con scorzette di mandarino candito. L’accostamento dell’agrume alla mandorla è un omaggio al gelato Arancia e Mandorle ideato dai maestri gelatieri di casa Mennella che è stato il grande successo dell’estate 2016. Il Panettone Mandarini e Mandorle va ad arricchire il mondo dei lievitati di Mennella che comprende ricette golose e sempre a base di ingredienti mediterranei, tipici del territorio campano: Panettone al limoncello, Panettone alle albicocche del Vesuvio con copertura mandorlata, al cioccolato fondente e fichi bianchi del Cilento. Completano la gamma il Panettone Classico Milanese  che si presenta con la tradizionale scarpatura e nessuna ghiaccia e il Pandoro.

L’artigianalità e la genuinità dei lievitati della storica pasticceria campana è garantita anche dalla partecipazione a Re Panettone®, la più autorevole kermesse italiana dedicata al Panettone a cui partecipano ogni anno, dopo un’attenta selezione, solo i maestri pasticcieri custodi della grande tradizione del panettone artigianale preparato senza conservanti, mono- e digliceridi e semilavorati. 
Genuinità e tradizione, selezione attenta delle materie prime e ingredienti 100% naturali sono la filosofia produttiva di casa Mennella, pasticcieri a Torre del Greco dal 1969. Semilavorati e scorciatoie produttive sono bandite. Uova fresche, rotte una ad una ancora a mano; latte intero, burro, mandorle fresche della Puglia, nocciole di Giffoni, lamponi e fragoline del Cilento, noci e limoni di Sorrento, cioccolato fondente sono solo alcuni degli ingredienti utilizzati ogni giorno per creazioni di tipica tradizione napoletana come le sfogliatelle o le code di aragosta, lavorate ancora a mano. La produzione di panettoni avviene nei mesi di novembre e dicembre e non supera i 5000 pezzi.

venerdì 2 dicembre 2016

Il tesoro gastronomico di Agira

Agira, piccola cittadini dalle origini antiche, posta ai piedi del Monte Teja,  nasconde tra le sue viuzze un antico tesoro: La cassatella.
La cassatella di Agira  è un dolce tipico della gastronomia ennese, originaria della cittadina di Agira ma diffusa non solo nella provincia di Enna, ma anche in gran parte della Sicilia orientale.
Tipica della pasticceria dell'Ennese, la cassatella ha forma di mezzaluna, preparata di pasta frolla, tenera e color giallo oro spolverata di zucchero a velo, con un ripieno di un impasto di cacao, mandorle tritate, farina di ceci, zucchero e scorza di limone essiccata, con eventuale aggiunta di cannella.
Alla cassatella di Agira, è dedicata una sagra che si svolge nel paese natio di Diodoro Siculo, Agira appunto, in novembre. La cassatella è disponibile per tutto l'anno in tutti i ristoranti, i bar e le pasticcerie della provincia ennese ed in numerosi ristoranti catanesi. Alcuni pasticceri di fama hanno rivisitato la ricetta tradizionale creando un'ottima variante al pistacchio.
Dato che il prodotto è molto laborioso e necessita di parecchi passaggi custoditi gelosamente e tramandati di generazione in generazione, le manifatture di questo dolce variano sensibilmente. Recentemente si assiste ad un notevole proliferare di imitazioni che nulla hanno a che fare con il prodotto originario. L'originalità e tipicità del prodotto va verificata nelle sue dimensioni che sono tipicamente di 10 x 6 cm, inoltre l'impasto deve essere morbido e non asciutto o secco, non deve prevalere esclusivamente il gusto del cioccolato o cacao, infatti, bisogna avvertire al palato anche il gusto della mandorla e infine la pasta frolla non deve essere biscottata o molliccia.

Piccoli comuni etnei fanno sistema, nasce "il cammino di San Filippo"

Piccoli comuni etnei fanno sistema. Limina, Calatabiano, Santa Venerina, Aci S.Antonio, Aci Catena, Valverde e Agira, hanno deciso di fare squadra per raccontarsi attraverso la storia delle gesta evangelizzatrici di San Filippo che in quest'area ha lasciato un profondo solco nella storia delle tradizioni popolari dei sette paesi che giacciono arroccati alle pendici della montagna che ha portato loro momenti di preoccupazione e momenti di abbondanza per i fertili suoli vulcanici che caratterizzano il territorio. 
Questa mattina, nella splendida cornice di Piazza Dante a Napoli ( città molto attenta alle gesta dei suoi santi )  è stato presentato il progetto turistico religioso “Il Cammino di San Filippo”, coordinato da Nueva Group srl, società campana assegnataria del progetto finanziato dalla Regione Siciliana con risorse di cui al Progetto d’Eccellenza “Culto e Cultura – Itinerari di turismo religioso” (Legge 296/2006).
Ad aprire l’incontro è stato il Responsabile Unico del Procedimento, Sebastiano Fichera, il quale ha ricordato che “il progetto, nato per volontà dei Comuni di Aci Catena (Ente Capofila), Aci Sant’Antonio, Agira, Calatabiano, Limina, Santa Venerina e Valverde (tutti sulla fascia pedemontana orientale dell’Etna) intende ripercorrere l’itinerario compiuto dal Santo nell’opera di evangelizzazione della Sicilia, con l’individuazione di alcuni luoghi in cui il culto del Santo ha storia millenaria. Obiettivo dell’azione è proporre un accordo di rete tra gli attori locali affinché costoro si sentano partecipi del progetto e ne condividano obiettivi e strategie che possano così rendere competitive destinazioni alternative del territorio siciliano belle almeno quanto quelle già note e vissute dal grande pubblico”.
Ida Rocco, Amministratore Unico di Nueva Group, ha poi affermato: “La scelta di Napoli per presentare questo itinerario è un tributo al rilancio della città in ambito turistico avvenuto negli ultimi anni, oltre che al forte legame esistente tra le sue caratteristiche e quelle del territorio etneo in termini di target turistici; Napoli è infatti la culla della pietà popolare, come testimoniano le numerose bellezze artistiche e monumentali della città con forti richiami religiosi, a partire da San Gregorio Armeno. Partire da qui vuol dire dunque incontrare il nostro target e dialogare con gli operatori che hanno saputo rilanciare il flusso turistico e, dunque, l’auspicio è che si incontri lo stesso favore per “Il cammino di San Filippo che proporremo in anteprima con un Educational Tour rivolto ai Tour Operator nazionali dal 7 al 11 dicembre nei Comuni coinvolti”.

Per diffondere il progetto, Nueva Group ha predisposto una mappa, un deplianttotem multimediali accessibili anche ai diversamente abili e vetrofanie per gli operatori aderenti al progetto. Cuore della comunicazione saranno poi un portale e un’app (iOs / Android) realizzati dall’Associazione “Cons. Sicily It” con tutti gli itinerari da vivere nei 7 Comuni, messi a disposizione degli operatori turistici e istituzionali, i quali potranno modificare o implementare direttamente con le proprie iniziative le informazioni presenti. 
Per gli operatori sono intervenuti Orazio Pappalardo, titolare del Ristorante “La Cambusa” di Aci Trezza (nel Comune di Aci Castello) e Filippo Sgroi, Presidente della Pro Loco di Agira. Entrambi hanno sottolineato l’importante valore aggiunto di offrire ai Comuni strumenti per mettere in rete le eccellenze e creare così una nuova destinazione nel sistema turistico siciliano.
Le conclusioni sono state affidate a Michelangelo Lurgi, Presidente di Rete Destinazione Sud che unisce numerosi Tour Operator del Mezzogiorno, il quale ha ricordato: “Non è più sufficiente promuovere singole realtà o aspetti del turismo ma occorre ragionare in termini complessi con una mappatura territoriale ben delineata e soprattutto con modalità bottom up, come appunto fa Il Cammino di San Filippo.

giovedì 1 dicembre 2016

25 pasticcieri italiani si sfidano a Re Panettone

Re Panettone torna a Napoli il 3 e 4 dicembreDopo il consueto appuntamento meneghino, in programma il 26 e 27 novembre, Napoli accoglierà la manifestazione dedicata al grande lievitato delle feste. Sabato 3 e Domenica 4 dicembre, 25 pasticcieri provenienti da tutta Italia presenteranno le proprie creazioni nel Salone degli Specchi dello storico Grand Hotel Parker’s di Napoli. Due giorni per conoscere, degustare e acquistare il meglio della produzione nazionale: solo panettoni artigianali d’eccellenza, realizzati secondo metodi produttivi rigorosi, senza conservanti, semilavorati e additivi industriali. Da quest’anno anche a Napoli verranno eseguite analisi a campione, a cura dell’Università degli Studi di Milano, per verificare la conformità dei lievitati al disciplinare.
Ideato e organizzato da Stanislao Porzio sin dalla sua prima edizione al Teatro Litta di Milano nel 2008, Re Panettone® è la prima e più autorevole kermesse dedicata al Panettone, punto di riferimento per promuovere e valorizzare il lavoro di maestri pasticcieri custodi della grande tradizione del panettone artigianale. È una mostra mercato che ogni anno dà voce ai grandi nomi della pasticceria nazionale, a celebri lievitisti e al tempo stesso a nuovi talentuosi artigiani, tutti attentamente selezionati secondo un’indagine rigorosa.
Re Panettone è soprattutto un’occasione unica per conoscere e degustare le ultime novità in fatto di Panettone: ogni anno, accanto alle ricette tradizionali, vengono presentate varianti inedite e golose del celebre dolce, frutto di ricerche e sperimentazioni dei pasticcieri.
Il format della manifestazione sia a Milano che a Napoli prevede esposizione, momenti di degustazione, incontri con i pasticcieri, approfondimenti tematici e laboratori sensoriali.
Re Panettone Napoli, dopo il successo della prima edizione del 2015, vedrà quest’anno venticinque pasticcieri provenienti da tutta Italia: dalla Valle d’Aosta alla Puglia con una nutrita presenza di artigiani campani.
A cornice della manifestazione ci sarà il wine bar curato dall’Associazione Italiana Sommelier, Delegazione di Napoli, dove sarà possibile degustare, in abbinamento ai panettoni, una selezione di vini dolci, passiti e spumanti del Consorzio di Tutela dei Vini del Sannio e i distillati della Trentina Distilleria Marzadro.
Novità dell’edizione partenopea 2016 sarà il Premio Re Panettone Napoli che sarà assegnato da una giuria di esperti al miglior Panettone Innovativo fra quelli presenti alla manifestazione. In Giuria, presieduta dallo chef Antonio Tubelli,  l’attore Patrizio Rispo, i giornalisti Santa di Salvo e Vincenzo d’Antonio, lo chef Eduardo Estatico e la scrittrice e foodblogger Benedetta Gargano.
Grand Hotel Parker's - C.so Vittorio Emanuele, 135 Napoli.
  • Orari: sabato 3 dicembre: dalle ore 11 alle ore 21.00; domenica 4 dicembre dalle ore 11 alle 19.00.
  • Ingresso libero.
  • Incontri e dibattiti nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 dicembre
  • Degustazione di tre vini previo acquisto di un calice (euro 5,00).
A ciascun pasticciere è assegnato un banco espositivo e il pubblico avrà la possibilità di assaggiare e acquistare i panettoni direttamente in sede al costo di 25 euro il classico formato da chilo, 20 euro quello da 750 g, 15 euro i 500 g.
L’edizione napoletana di Re Panettone®  quest’anno si arricchisce del Premio al Miglior Panettone artigianale innovativo, così anche Napoli avrà il suo Re Panettone. Il premio è riservato  solo ai 25 pasticcieri partecipanti alla kermesse. La  Giuria presieduta dallo chef Antonio Tubelli e composta da  Patrizio Rispo, Santa Di Salvo, Vincenzo d’Antonio, Eduardo Estatico e Benedetta Gargano si riunirà sabato 3 dicembre dalle 10,30 nella Sala Ferdinando del Grand Hotel Parker’s per valutare i 25 panettoni. I lavori della Giuria saranno aperti al pubblico.  La premiazione avrà luogo nel Salone degli Specchi alle 13,30.
Nei due giorni della kermesse avranno luogo incontri tematici e tavole rotonde secondo il seguente programma:
Sala Ferdinando, Grand Hotel Parker’s

Sabato 3 dicembre
ore 11.00 - Premio Re Panettone Napoli 2016 al miglior Panettone innovativo
Riunione della Giuria
Presidente: Antonio Tubelli, chef di Gourmeet, Napoli

Giurati:
Patrizio Rispo, attore e scrittore di gastronomia
Santa Di Salvo, Il Mattino
Vincenzo d’Antonio, Italia a Tavola
Eduardo Estatico, chef di JKitchen, JK Place, Capri
Benedetta Gargano, sceneggiatrice e food blogger
ore 13.30 - Proclamazione dei vincitori Premio Re Panettone Napoli 2016
ore 17.30 - Esiste un panettone adriatico?
Tavola rotondaRoberto Cantolacqua Ripani, Pasticceria Mimosa, Tolentino (MC),
Antonio Cera, Forno Sammarco, S. Marco in Lamis (FG),
Fabio Di Lella, Panificio Di Lella, Mirabello Sannitico (CB),
Marco Tateo, Divine Tentazioni, Brindisi
Mattia Ricci, Fornai Ricci, Montaquila (IS)
ModeranoDonatella Bernabò Silorata e Stanislao Porzio, giornalista
e coorganizzatrice e organizzatore dell’evento.

Domenica 4 dicembre
ore 16.30 - Ciro Scarpato, pioniere del panettone in Campania
Presenta: Donatella Bernabò Silorata, giornalista e coorganizzatrice dell’evento.
ore 17.30 - La Pasticceria Cucchi, un’istituzione milanese - Con Andrea De Marchi e Cristian Tessari
Presenta: Stanislao Porzio, organizzatore dell’evento.

#Pizza. Una grande tradizione italiana

"Cos'è la pizza? Il cibo preferito da tutti, dite voi. E con molta probabilità avete ragione. Con questo libro vogliamo cercare di svelare alcuni tra gli aspetti più interessanti della sua storia, dei suoi abbinamenti, con uno sguardo alla tradizione e uno al futuro" - così Antonio Puzzi, curatore del volume, racconta - "Non sappiamo dove sia nata la pizza ma  conosciamo i luoghi che hanno consentito a questo prodotto, nato per sfamare le classi meno agiate, di affermarsi in ogni angolo del mondo, trasformandolo in fenomeno di alta moda".
La data precisa in cui fu aperta la prima pizzeria a Napoli non è nota, così come non si conosce la data in cui compare il primo pizzaiuolo: si tratta di fenomeni socio-antropologici che sfuggono alla registrazione dei cronisti e vengono rilevati poi solo quando sono pienamente sviluppati. Si sa soltanto che ancora per tutto l’Ottocento la pizzeria viene chiamata sempre la “bottega del pizzajuolo” e solo verso la fine di quel secolo compare la parola pizzaria.
Il libro, vero e proprio sussidiario della pizza che spazia dalla linguistica all'antropologia, dalla storia alla geografia, è dunque frutto di un lavoro di ricerca e di riflessione dei singoli autori ma diventa un'opera corale quando si lascia spazio ai veri protagonisti: i pizzaioli. Oltre ai consigli per scegliere gli ingredienti di base di questo piatto e per combinarli in modo da ottenere l'alchimia perfetta, il volume propone 16 storie illustrate di locali simbolo, con le loro migliori ricette e 386 indirizzi dove mangiare una buona pizza lungo la penisola.

A Slow Food Editore si affianca in questo progetto editoriale Ferrarelle, icona del Made in Italy proprio come la pizza.