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giovedì 20 settembre 2012

ITINERARI
 
da Scala a Ravello nel cuore del Parco dei Monti Lattari
 
Parco Regionale dei Monti Lattari
 
 

Il complesso montuoso che cavalca la penisola
sorrentina e quella amalfitana prende il nome dal
latte delle pecore che vi pascolano, responsabile di
quei prodotti unici e prelibati che si producono da
queste parti: provolone del monaco, fiordilatte,
burrino, caciocavallo e tanti altri.
Il Parco si estende in un’area di 160 kmq tra la
provincia di Napoli e quella di Salerno e comprende 27
comuni della penisola sorrentina e di quella
amalfitana in prossimità o a valle della catena
montuosa. Le sue vette più alte il complesso di Monte
Sant'Angelo a Tre Pizzi e il Monte Faito, seguono il
Monte Finestra e il Monte dell'Avvocata che chiude ad
oriente la catena dei Lattari. Il territorio è ricco
di centri storici, località di pregio come Positano,
Ravello e Vico Equense e luoghi naturali di grande
interesse come la Valle delle Ferriere. L’intimo
dialogo tra mare e monti, che la fitta rete di
sentieri permette di toccare con mano, caratterizza il
parco regionale.
Tra i più frequentati il sentiero degli dei che da
Bomerano porta a Positano attraversando le antiche vie
di comunicazione in una alternanza di pareti e grotte,
ruderi di antiche abitazioni, boschi e terrazze a
picco sul mare.
Il Parco Regionale dei Monti Lattari offre uno dei più
ampi ventagli escursionistici dell’Appennino. La sua
fitta rete di sentieri consente di sperimentare
appieno la convivenza tra montagna e mare, che in
questo territorio è stretta come in nessun altro
luogo. La maggior parte dei rilievi possiede versanti
acclivi che spesso precipitano in vere e proprie
pareti. I sentieri si snodano sempre in contesti
panoramici di grande suggestione. La morfologia della
penisola fa sì che molte delle passeggiate possibili
su questi itinerari consentano di abbracciare con lo
sguardo i due mari.

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