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sabato 21 luglio 2012

VACANZE: COLDIRETTI, 4,1 MLN DI OSPITI IN AGRITURISMO NELL’ ESTATE 2012

Con lo stress da crisi salgono a 4,1 milioni le presenze degli ospiti negli agriturismi italiani nell’estate 2012 con un leggero aumento rispetto allo scorso anno (+2,5 per cento), in controtendenza rispetto all’andamento generale. E' quanto è emerso in occasione dell’incontro “L’Italia che piace nell’estate 2012: il turismo ambientale ed enogastronomico”, organizzato da Coldiretti e dalla Fondazione Univerde insieme a IPR Marketing. A spingere i turisti nel verde c'e sicuramente la volontà di dimenticare la crisi e di allontanarsi dalla quotidianità per trascorrere il tempo libero all'aria aperta, ma anche la voglia di gustare i sapori del territorio negli agriturismi. La necessita di ottimizzare il rapporto prezzo/qualita’ premia l'agriturismo grazie - sottolinea la Coldiretti - alle offerte flessibili sia per quanto riguarda il pernottamento che la ristorazione anche se sulla base delle previsioni di Campagna Amica si riduce a tre giorni il tempo di permanenza medio nei 20mila agriturismi presenti sul territorio nazionale.
Quasi la metà degli italiani (45 per cento) negli ultimi cinque anni è stata in vacanza in agriturismo che è la struttura recettiva preferita dal 56 per cento dei turisti che trascorrono la vacanza in campagna durante la quale le attività preferite sono le passeggiate (62 per cento) e la tavola (40 per cento), secondo l’indagine Coldiretti/IPRMarketing/Univerde. Le caratteristiche più importanti, secondo la ricerca, sono la capacità di proporre prodotti agricoli locali (52 per cento). E infatti il fattore principale che scoraggia la scelta di un agriturismo è l’offerta di cibi surgelati, industriali o convenzionali (75 per cento).



Il canale più utilizzato per la ricerca dell’agriturismo è internet che è scelto dal 79 per cento dei vacanzieri che navigano su siti come
www.terranostra.it e che precede il passaparola (42 per cento) e l’esperienza diretta (12 per cento). Tra le novità dell’estate 2012 oltre alla guida Agriturismo 2012 edita dall’istituto Geografico De Agostini con la collaborazione di Terranostra, c’è la prima App per essere guidati on line nell’agriturismo giusto. Si tratta di “iTerranostra”, realizzata dall’associazione agrituristica promossa dalla Coldiretti con l’obiettivo di fornire ai turisti un’opportunità in più per programmare la propria vacanza, ma anche per garantire una sempre maggiore promozione per le strutture associate. Nell’applicazione, scaricabile gratuitamente dall’App Store della Apple, si trovano gli agriturismi divisi per regione, provincia o ricercabili direttamente per nome. Per ogni struttura sono a disposizione tutte le informazioni sui servizi offerti, su quel che c’è di bello nelle vicinanze. Ma anche sui prodotti in vendita o in degustazione. Con semplici ricerche sia da tablet che da iPhone, partendo dalla posizione in cui ci si trova e mettendo la meta preferita è possibile avere in tempo reale tutte le informazioni necessarie sugli agriturismi di Campagna Amica presenti nei paraggi e avere anche la possibilità di collegarsi direttamente ai loro siti per avere tutti i recapiti e prenotare direttamente la vacanza. I turisti possono telefonare all’agriturismo che interessa direttamente dalla App, o mandare una mail, e ancora sapere subito come raggiungerlo attivando la navigazione gps. Ma l’applicazione consente anche di sfogliare le foto delle strutture e dei luoghi.
Le aziende agricole autorizzate all'esercizio dell'agriturismo sfiorano in Italia – sottolinea la Coldiretti - le 20 mila unita con 385.470 posti a sedere a tavola autorizzati e 206.145 posti letto. Le aziende sono relativamente più concentrate nel Nord del Paese, dove si rilevano il 45,3 per cento delle aziende mentre seguono il Centro (34,1 per cento) e il Mezzogiorno (20,6 per cento). Toscana e Alto Adige, con 4074 e 2990 aziende, si confermano i territori in cui l'agriturismo risulta storicamente piu’ rilevante. L'attività agrituristica è significativa anche in Lombardia, Veneto, Umbria, Emilia-Romagna e Piemonte (con oltre 1.000 aziende) e in Campania, Lazio, Sardegna e Marche (con oltre 700 aziende). Piu di un'azienda agrituristica su tre - conclude la Coldiretti - e a conduzione femminile.
VACANZE: IL TURISMO ENOGASTRONOMICO SALE A 5 MILIARDI DI EURO NEL 2012

Sul podio dei prodotti tradizionali: Toscana, Lazio, Campania e Veneto a pari merito
Il turismo enogastronomico nel 2012 cresce e supera i cinque miliardi di fatturato diventando il vero motore della vacanza Made in Italy nel tempo della crisi. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini, in occasione dell’incontro “L’Italia che piace nell’estate 2012: il turismo ambientale ed enogastronomico” organizzato insieme alla Fondazione Univerde. La Coldiretti ha stilato una speciale classifica assegnando le bandiere del gusto alle regioni più virtuose, sulla base del censimento dei prodotti agroalimentari tradizionali salvati dall’estinzione che possono essere gustate durante l’estate 2012. Secondo l’ indagine Coldiretti per piu’ di un italiano su tre (35 per cento) dipende proprio dal cibo il successo della vacanza che per essere perfetta non deve mai far mancare la degustazione delle specialità enogastronomiche locali. Il cibo infatti - sottolinea la Coldiretti -  è considerato dagli italiani l’ingrediente piu’ importante della vacanza che batte la visita a musei e mostre, (29 per cento), lo shopping (16 per cento), la ricerca di nuove amicizie (12 per cento), lo sport (6 per cento) e il gioco d’azzardo (2 per cento).
Complessivamente lungo la penisola sono stati censiti - precisa la Coldiretti - ben 4671 prodotti tradizionali dei quali quasi il 10 per cento si trovano in Toscana che si aggiudica il primo posto con l’offerta a tutti i suoi vacanzieri ben 465 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni e realizzate in un paesaggio incantevole. Tra le tante spiccano la torta di Villa Basilica, una torta salata a base di riso, dal caratteristico color giallo ocra e dal il sapore piccante e salato per il formaggio e le spezie utilizzate in grande quantità ed il toscanissimo prosciutto di cinta senese ricavato da un’antica razza suina allevata allo stato brado chiamata, appunto, cinta senese per la particolare cintura di pelo più chiaro a metà del corpo.
Il secondo posto con 384 prodotti recuperati invece - informa la Coldiretti - se lo aggiudica il Lazio anche grazie al particolare stracchino di capra che unisce in un unico prodotto la bontà e la leggerezza del latte di capra e al fagiolo del Purgatorio il cui nome è legato all’antica tradizione di servire durante il pranzo del mercoledì delle Ceneri una grande quantità di fagioli, lessati e conditi con sale, olio e pepe  e pregare la misericordia divina per le anime del Purgatorio. 
Il terzo posto a pari merito, con  370 prodotti tradizionali censiti, lo conquistano la Campania con prodotti particolari prodotti come la cipolla di Vatolla, antica cipolla a forma di trottola, amuleto contro raffreddori e influenze ed il Veneto con batata di Anguillara, un tubero dolce dal quale si ricava anche un particolare liquore.
Nella speciale classifica delle bandiere del gusto stilata da Coldiretti ci sono poi anche il Piemonte con 363 prodotti seguito dalla Liguria che può contare su 295 specialità e l’Emilia-Romagna che con ben 28 nuove denominazioni ha stabilito il record di incremento del 2012 raggiungendo quota 285. Seguono a ruota tutte le altre Regioni; la Calabria con 269 prodotti tipici censiti, la Lombardia con 242, la Sicilia con 234, la Puglia con 231, la Sardegna con 178, il Molise con 159, il Friuli-Venezia Giulia con 150, le Marche con 150, l’Abruzzo con 147, la provincia autonoma di Trento con 109, quella di Bolzano con 92, la Basilicata con 77, l’Umbria con 69 e la Val d’Aosta con 32.
A prevalere tra le specialità regionali, spesso salvate grazie all’impegno degli imprenditori agricoli nel recupero delle tradizioni, sono - conclude la Coldiretti - i 1420 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1305 verdure fresche e lavorate, 766 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 475 formaggi, 160 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 151 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 147 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei.
 

Agroalimentare: a Scala I "Festival internazionale prodotti qualita' "

ASCA - Roma, 21 lug - Al via domani 22 luglio fino al 29 luglio 2012, nel Comune di Scala, il piu' antico Comune della Costa d'Amalfi, la Prima Edizione del Festival Internazionale dei Prodotti di Qualita', in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
In esposizione - si legge in una nota - il meglio dei prodotti DOP e IGP del nostro Paese, con l'obiettivo di promuovere e valorizzare le eccellenze agroalimentari di qua "lita', uno degli asset piu' rilevanti del patrimonio italiano. Laboratori del Gusto, eventi culturali, degustazioni gratuite di prodotti regionali, perfomance culinarie, convegni tematici e spettacoli musicali per diffondere le tradizioni e le tipicita' dell'enogastronomia di qualita', sviluppare un consumo consapevole e valorizzare a livello mondiale i prodotti del nostro Paese.
Lunedi' 23 luglio 2012 alle ore 14.30, si tiene la Conferenza Stampa d'apertura, presso la Sala Consiliare del Municipio di Scala, a cui segue, alle ore 15.30, presso la Chiesa S. Annunziata di Minuta, il Convegno ''I Governatori del Meridione per la valorizzazione e la promozione del Made in Italy agroalimentare di qualita''', in cui i Presidenti delle Regioni e gli esponenti delle Istituzioni dibattono insieme alle rappresentanze del mondo industriale e degli enti locali sulle migliori strategie di valorizzazione di uno dei piu' importanti patrimoni del nostro Paese.
Partecipano agli incontri, tra gli altri: Luigi Mansi, Sindaco del Comune di Scala; Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania; Vito De Filippo, Presidente della Regione Basilicata; Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria; Giuseppe Scopelliti, Presidente della Regione Calabria; Franco Manzato, Assessore all'Agricoltura Regione Veneto; Vincenzo Boccia, Vice Presidente di Confindustria e Presidente Nazionale della Piccola Industria; Mauro Maccauro, Presidente Confindustria Salerno; modera Giancarla Rondinelli, inviata di ''Porta a Porta''.
Ambientato nel cuore della splendida cornice della Costiera Amalfitana, il Festival vede il coinvolgimento di 5 Regioni italiane - Campania, Calabria, Basilicata, Umbria e Veneto - che, a oggi, hanno confermato la partecipazione e che offrono un paniere di prodotti agroalimentari di rilievo sia in termini di volumi sia per la concentrazione di etichette riconosciute da marchio comunitario. Inoltre, come atto di solidarieta', e' invitata la Regione Emilia Romagna.
La manifestazione si articola in 8 giornate consecutive, ognuna delle quali dedicata a una specifica Regione e alle sue produzioni tipiche certificate, per le quali sono previste degustazioni gratuite, itinerari tematici e momenti di approfondimento.
Museo della Civiltà Normanna, aperte nuove sale

Da lunedì prossimo con un convegno si inaugura al Museo  della Civiltà Normanna una nuova collezione di armi. Sarà possibile ammirare più di duecento reperti per duemila anni di storia. Uno dei pezzi forti dell'esposizione sarà un raro pilum romano, giavellotto d'assalto delle truppe romane.
Inaugurato nel 2009 il Museo ha sede nello splendido Castello Normanno di Ariano Irpino. Il maniero dalla forma trapezoidale con 4 torri troncoconiche domina il paese e la valle sulla quale si affaccia. Ricostruito in diverse epoche oggi è circondato dall’ampia villa comunale. L’apertura del museo ha restituito nuovo lustro al castello. Le sue sale espongono importanti collezioni tra cui una raccolta di monete del regno e di epoca medievale, pergamene, cinquecentine, incisioni, residui di armi da taglio, un piatto argenteo di evangelario e materiali lapidei. Riproduzioni di grande pregio come il mantello che Ruggero II indossò per l’incoronazione. Ben curata la sezione didattica attrezzata con pannelli illustrativi che espongono la storia del Regno normanno, interessante il plastico della battaglia di Hastings.

giovedì 19 luglio 2012


Agricoltura in secondo piano, trascurata secondo il 69% degli italiani

 (Adnkronos/Labitalia) - Per gli italiani, si dà poca attenzione all'agricoltura. Ed è una percezione che cresce: la percentuale, infatti, di chi la pensa così è passata dal 59% del 2011 al 69% di quest'anno. Non solo. Sono sempre di più coloro che ritengono che la condizione degli agricoltori in Italia sia peggiorata (55% contro il 40% del 2011). E' quanto emerge dal secondo rapporto 'Gli italiani e l'agricoltura', presentato oggi in occasione del convegno 'L'Italia che piace: il turismo in campagna. La bellezza dei luoghi: valore ecologico, economico e culturale', organizzato dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Ipr Marketing e la Coldiretti.
Secondo lo studio, si mantiene stabile, invece, la percentuale degli italiani che ritengono i prodotti nazionali controllati (65%). I prodotti più sicuri, per la maggior parte degli intervistati, restano quelli freschi (56%) e quelli acquistati direttamente dal produttore/coltivatore e resta molto alta la contrarietà all'uso di prodotti contenenti Ogm (62%) e carni derivate da animali clonati (77%).
 

"E' significativo il dato che la percentuale di italiani che è stata in un'azienda agricola sia passata in circa un anno dal 64% all'82%, dimostrando il crescente interesse per l'origine e la qualità dei prodotti e altrettanto importante è il dato che il 79% degli intervistati ritiene che l'attività agricola svolge un ruolo positivo per l'ambiente', ha affermato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde.
"Purtroppo nell'immaginario collettivo rimane ancora marginale (27%) la percentuale degli intervistati che consiglierebbero ai propri figli di fare gli agricoltori, evidenziando la scarsa conoscenza delle potenzialità offerte dal settore agricolo - ha continuato Pecoraro Scanio, che è stato anche ministro dell'Agricoltura e dell'Ambiente - ma, a partire dalla riforma delle leggi di orientamento e modernizzazione dei settori agricolo, forestale e della pesca, che firmai nel 2001, è stato stravolto in maniera estremamente positivo il modo di 'fare agricoltura' consentendo alle aziende agricole di produrre cibo, offrire servizi, trasformare i prodotti e venderli direttamente ai consumatori favorendo la nascita di attività innovative per il settore che hanno richiamato un'attenzione sempre maggiore degli investitori e soprattutto dei consumatori".

"Non è da trascurare - ha concluso il presidente della Fondazione UniVerde - come, da un'analisi dei dati, oltre la metà del campione scelga l'agriturismo come meta per le proprie vacanze, con un incremento del 10% rispetto al 2011, dimostrando le potenzialità della campagna e dell'agricoltura di dare un importante contributo allo sviluppo di un turismo sostenibile e all'occupazione. Infine, va detto che lo 'strumento' principe per la scelta dell'agriturismo resta Internet per il 79% degli intervistati, che ritengono peraltro fondamentale, ai fini della scelta della struttura, che la cucina sia a base di prodotti tipici e di stagione"

mercoledì 18 luglio 2012

Movimenti ecologici tra i fornelli

Un nuovo movimento enogastronomico sta nascendo in questo periodo di crisi dei consumi: l'ecocucina. Non si tratta di acquistare elettrodomestici di fascia A, ma di utilizzare le parti "poco nobili" della cucina per creare altre pietanze. In molte ricette c'è sempre qualcosa da scartare, nell'ecocucina questo scarto viene valorizzato. 
La base di ogni piatto è uno scarto o un avanzo; Gli ingredienti extra necessari per la realizzazione di ogni ricetta sono le cose che si trovano comunemente in ogni dispensa come olio, latte, uova, pan grattato, erbe aromatiche, aglio e cipolla;
La preparazione deve essere semplice e alla portata di tutti.
Questo movimento ha origini bolognesi ma si sta diffondendo a macchia di leopardo sul territorio. La cucina campana presenta già un concetto di "riciclo". Sfruttando la fantasia delle nostre massaie è possibile  far diventare lo scarto della preparazione di un piatto un nuovo capolavoro.
Per conoscere qualcosa in più sull'ecocucina possiamo cercare notizie nel sito www.ecocucina.org

martedì 17 luglio 2012

Quando l'uomo violenta la natura



I Monti Trebulani o Colli Caprensi, sono un massiccio montuoso situato nel cuore della Provincia di Caserta, distaccato dall'appennino campano per via della valle del medio volturno. È il secondo gruppo montuoso per altezza della provincia dopo il Matese. La vetta piu' alta e' il Monte Maggiore, alto 1036 metri.
Come maggior parte dei monti dell'Italia centro meridionale la flora è caratterizzata da boschi di latifogla. Nelle zone più basse inferiori ai 900 m si trova il Cerro (Quercus Cerris), il leccio (Quercus ilex), l'acacia (Robinia Pseudacacia) detta anche gaggia, boschi misti: Frassino (Ligustrum vulgare) con molte varietà, l'erica arborea (Erica arborea), il carpino bianco (Carpinus betulus), il Corbezzolo (Arbutus unedo) l'alloro (Laurus Nobils) è presente anche la macchia mediterranea. Oltre i 900 m di altitudine si può trovate la betulla (Betula alba) il castagno (Castanea Sativa), il faggio (Fagus sylvatica) tale vegetazione si può osservare nei pressi di monte Melito e Monte Maggiore. Sul monte Scopella è presente il pino silvestre (Pinus sylvestris) però non spontaneo. Spostandosi verso sud sul monte Santacroce e limitrofi sono sprovvisti di vegetazione arborea.
Contribuire alla conoscenza botanica del massiccio del Monte Maggiore è lo scopo della ricerca in corso di svolgimento nell'ambito della tesi di laurea di alcuni studenti di Scienze della Natura dell'Università Federico II e di Scienze Ambientali della Seconda Università di Napoli.
Dovevano ammirare, in particolare, anche il «Falso pistacchio» e l'«Acero di Lobel». Due alberi caratteristici del Monte Maggiore che dovrebbero essere tutelati. Invece, durante i lavori di manutenzione di un sentiero e di un vicino torrente in località Valle del Trabucco - ricadente nel comune di Pietramelara - queste due specie sono state «sterminate» dalle asce e dai decespugliatori dei baif della Comunità Montana del Monte Maggiore.
La denuncia del «saccheggio» è del professore Antonio Croce, studioso di botanica.
PSR Campania 2007/2013 nuovo bando della Misura 111

 Si informa che con DRD 234 del 20 giugno 2012, pubblicato sul  Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 44 del 16/07/2012, è stato approvato l'Avviso pubblico per la selezione di organismi/enti/aziende cui affidare la progettazione e la realizzazione dei corsi in agricoltura.

L'avviso prevede l'aggiudicazione di 51 corsi di formazione appartenenti a 11 lotti separati (9 corsi in provincia di Avellino, 12 corsi in provincia di Benevento, 9 corsi in provincia di Caserta , 12 in provincia di  Napoli e 9 in provincia di Salerno) a favore di operatori agricoli e forestali, operatori dell'imprese agroalimentari, nell'ambito delle attività di formazione previste dalla Misura 111 del PSR Campania 2007/2013,  approvate con DGR n. 333 del 19 marzo 2010.
Le domande di partecipazione al bando dovranno pervenire, a pena di esclusione, entro le ore 12.00 del 20/09/2012.

Camorra: Coldiretti, bene Dia su mozzarella

Il business delle agromafie ovvero delle attività della criminalità organizzata nel settore agroalimentare, ammonta oggi a 12,5 miliardi di euro. E’ afferma la Coldiretti sulla base del rapporto sulle agromafie elaborato insieme ad Eurispes nel commentare positivamente l’operazione della Dia e del Noe dei carabinieri su investimenti della camorra nel settore della mozzarella di bufala campana a denominazione di origine.

Le agromafie – sottolinea la Coldiretti - investono i loro ricchi proventi in larga parte in attività agricole, nel settore della trasformazione alimentare, commerciale e nella grande distribuzione con il reinvestimento dei proventi illeciti che ha come corollario il condizionamento della libera iniziativa economica e la concorrenza sleale. Una attività che spesso avvioene anche attraverso frodi con la vendita di prodotti importati e di bassa qualità come Made in Italy o come prodotti a denominazione di orgine. E’ quindi importante insieme all’aumento dei controlli stringere le maglie della legislazione. Un segnale importante in questo senso viene dalle novità introdotte nella produzione della mozzarella di bufala campana Dop con l’arrivo dalla fine di giugno di un codice etico che prevede tra l’altro che, per produrla, occorre - conclude la Coldiretti - il certificato antimafia obbligatorio ogni anno per tutti i soci.
OPERAZIONE BUFALO, INTERVENTO DEL CONSORZIO

L’operazione Bufalo portata a termine oggi dalla Dia di Napoli e dal Noe rappresenta un’importante azione di tutela del comparto e del marchio Dop e va nella stessa direzione dell’impegno per la legalità portato avanti dal Consorzio di Tutela, che proprio il 27 giugno scorso ha approvato all’unanimità il Codice Etico, documento vincolante che prevede la presentazione obbligatoria del certificato antimafia ogni anno per chiunque voglia produrre mozzarella di bufala campana Dop.
Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop esprime piena fiducia nell’operato della magistratura e auspica un rapido accertamento delle responsabilità a tutela di tutti i produttori onesti e per evitare tentativi di strumentalizzazione della vicenda, come già accaduto troppe volte in passato con grave danno per il settore.
Con il varo del Codice Etico, il Consorzio di Tutela ha testimoniato un impegno forte e deciso contro ogni tentativo di ingerenza della criminalità. Questo è il Consorzio che tra i suoi soci annovera Le Terre di Don Diana, che con l’associazione Libera produce mozzarella di bufala Dop su un terreno confiscato alla camorra a Castelvolturno. Questa è la strada che abbiamo scelto e su cui vogliamo continuare a camminare, uniti oggi più che mai.
Attendiamo di conoscere i dettagli dei provvedimenti e agiremo di conseguenza, proprio secondo quanto stabilito dal Codice Etico, che prevede l’espulsione di chi non ha i requisiti per far parte del sistema della Dop.
Il risparmio non è mai guadagno!

Oggi si conclude una brutta pagina dell'agricoltura campana, l'imprenditore Giuseppe Mandara, proprietario dell'omonimo marchio è stato arrestato per aver stravolto il disciplinare di produzione della mozzarella di bufala Dop.
Nel corso delle indagini la Dia ha accertato che l'uomo era titolare di un caseificio in gravi difficoltà economiche che grazie ad un finanziamento della camorra  riuscì a diventare uno dei principali produttori di mozzarella in Campania. Oggi si scopre che spesso non venivano rispettati i disciplinari di produzione creando un prodotto pericoloso per la salute pubblica.

lunedì 16 luglio 2012

Spalla d'agnelloal forno

(alto casertano)

Igredienti:
spalla d'agnello
500 gr patate novelle
200 gr cipolline
2 bicchieri di vino bianco
2 bicchieri di brodo di carne
olio extra vergine
rosmarino
alloro
                                                       sale e pepe

Preparazione:
Far rosolare in un tegame la spalla d'agnello con olio, sale, pepe, alloro e rosmarino.
Unire il vino biano e lasciare consumare. Terminare la cottura con il brodo di carne.
Cuocere le patatine con le cipolline e appena cotte unirle per qualche minuto in forno con la spalla d'agnello.
Non solo Reggia

Il territorio dell'Alto Casertano abbraccia tre comunità montane: Matese, Maggiore e Monte Santa Croce. Con i suoi 48 comuni segna il confine nord della regione Campania. La zona attraversata dal fiume Volturno, è un piacevole alternarsi di montagne e colline. Questa varietà paesaggistica rendono l'Alto Casertano un punto di interesse turistico ambientale e archeologico. Lungo questo territorio è possibile immergersi nella natura e nel folklore locale ricco di tradizioni storiche e culinarie.



Per il felice connubbio di monti, colline e pianure riiche di laghi e corsi d'acqua questo territorio fu frequentato sin dalla preistoria (Capriati, Prata, Pratella, Letino, Ailano, S.Potito e Piedimonte). Nel corso del tempo questo territorio è stato sempre al centro delle vicende storico che hanno interessato la Campania.


L'Alto Casertano  si presenta ricco di borghi fortificati e antichi conventi spesso immersi in bellissimi boschi.
In linea con la sua caratteristica di terra rurale, gli agriturismi casertani sono una valida alternativa per scoprire questo territorio.

Rigenerarsi nella Natura

Gite tra i boschi e laboratori artigianali, lunghe passeggiate e corsi di cucina, così si rigenera lo spirito assieme al corpo. Le vacanze nella natura sono un'occasione per coltivare interessi e mettersi in gioco.
E' vero che con questo caldo fare del trekking in zone montuose al ridosso della Costiera Amalfitana o sulle cime del Cilento possa sembrare da pazzi, ma organizzando bene gli itinerari si possono unire passeggiate tra le colline e i monti con vista mozzafiato sulle acque della Campania da fare rigorosamente all'alba e finire in calette isolate dove  fare il bagni spettacolari e assaporare piatti che uniscono la terra e il mare in fantasiose e gustose ricette locali.










Naturalmente si parte con scarpe alte, borraccia e cappellino per finire a piedi nudi e costume. La cosa piu' importante è andare leggeri anche perchè con i nuovi smartphone in circolazione è possibile scattare splendidi ricordi di queste giornate senza portarsi dietro troppo peso.
Per organizzare le vostre escursioni è possibile consultare le EPT locali o munirsi di qualche carta dei sentieri se si preferisce il fai da te. Esistono anche gruppi escursionistici che organizzano giornate da mozzafiato lungo questi particolari territori della Campania.



CLUB ALPINO ITALIANO – SEZIONE di SALERNO
 Via dei Canali 17
 84121 Salerno (Italia)

venerdì 13 luglio 2012


6° Censimento generale dell'agricoltura gran risultato per il Mezzogiorno

Il 6° Censimento generale dell'agricoltura è stato effettuato dall'Istat con riferimento alla data del 24 ottobre 2010 e ha avuto luogo in un periodo complesso per l'agricoltura italiana influenzata fortemente dalla crisi economica.
Dal censimento risultano essere presenti al Sud circa 691.281 aziende agricole. La dimensione delle aziende cresce in tutte le Regioni e Province autonome. I maggiori incrementi si registrano nell'Italia insulare e nel Centro.Nell'ultimo decennio il settore zootecnico ha subito la negativa influenza della forte concorrenza internazionale delle regolamentazioni di mercato e delle periodiche crisi dovute ad emergenze sanitarie. In Campania le aziende individuali sono l'87,4 % e il 4,2% sono società.Il tipo di utilizzo dei terreni agricoli non muta sostanzialmente rispetto a dieci anni fa.Le aziende con allevamenti ovi-caprino e bufalino si concentrano al Centro-Sud. In Campania sono presenti  il 10,7% dell'allevamento zootecnico nazionale. Il settore bufalino presenta un incremento sia nel numero di aziende che nel numero di capi allevati.Le aziende biologiche nel nostro Paese risultano 44.455 ed il Sud presenta una alta percentuale di aziende agricole e zootecniche che adottano una conduzione biologica.Gli investimenti per la produzione di energia da fonte rinnovabile interessano il 12% delle aziende del Sud.
Notte dei Sapori e foreste da scoprire

Nell'incantevole cornice di Torre Le Nocelle in irpinia,l'associazione Nessun Dorma ha organizzato una notte dei sapori. Durante tutto il week end sarà possibile degustare zuppa di fagioli ai funghi porcini, la paranza, la salsiccia alla brace e tante altre golosità gastronomica dell'antico borgo irpino.


Per chi voglia smaltire le prelibatezze degustate e conoscere una zona della regione poco nota può prendere parte ad una delle escursioni trekking di IRPINIA TREKKING che vuole far conoscere attraverso cinque itinerari la Mezzana di Monteverde, una foresta ancora intatta nel cuore dell'irpinia. Anche la Regione Campania attraverso il programma "foreste della Campania: il verde che non ti aspetti" vuole sostenere lo sviluppo turistico di quest'area incontaminata.
Per chi volesse percorrere i percorsi sensoriali lungo i sentieri dell'irpinia puo' contattare l'Irpinia Trekking.


Alla scoperta di Roccaromana

Roccaromana si estende su Km 27.06 di collina e parte di rigogliosa vegetazione, altresì circondata da piante varie di basso e medio fusto che insieme alle sezioni di Castagno del Monte Maggiore ( subAppennino campano) costituiscono la corona a questo territorio che sembra essere immerso in una valle protetta da una naturale barriera di verde incontaminato. Include altre due frazioni: Statigliano e S.Croce.
Colonna storica del comune è il castello con due torri che sovrastano, a 416 slm, come sentinelle tutto il territorio roccaromanese. Il Castello, di origine Longobarda ( 568-774 d.C.) è stato affiancato nel 1190 da una cappella ove era situata la Madonna del Castello. Numerosi sono i siti storici che tra una passeggiata e l'altra si possono visitare, soffermandosi in qualche locanda o all'agriturismo per gustare i prodotti tipici del territorio.
Sono testimonianze storiche che risalgono al tempo dei Romani, come i due busti maschili tardo repubblicano, conservati nella Chiesa Madonna ad Nives nella frazione S. Croce o le pavimentazioni in malta alla località Morrone della Corte; i resti di muro della Cappella di S. Maria delle Orazioni; il Campanile di stile Romano sorto nel XVI sec; la cappella del Purgatorio del XV sec di scuola caiatina; La parrocchia di S. Cataldo nel centro di Roccaromana, edificata nel 1156; la Chiesa della SS Annunziata, La Cappella di S. Sebastiano, la Chiesa di S. Margherita a Statigliano, costruzione che risale al medioevo, la chiesa di S. Croce , cappella di epoca molto antica. Quindi si possono ammirare numerose costruzioni storiche, alcune ancora abitabili ed altre in fase di ristrutturazione come il Palazzo Ducale. La bellissima struttura, sita in piazza S. Cataldo, della vecchia Scuola Elementare MaschileFemminile.
Molte sono le vecchie fontane e i lavatoi pubblici. Di interesse storico sono anche le due Meridiane: a Statigliano in via Cirioli su una vecchia casa di campagna, dipinta con vernice bianca; l'altra a Roccaromana sulla facciata frontale del vecchio Ospedale ad ore astronomiche con assostilo. Altri siti archeologici di rilevanza sono quelli di Cerinole e Fratte.
Cavati al tegamino

Ingredienti per 4 persone:


400g di cavatelli
400g di salsiccia locale
750g di passata di pomodoro
basilico
1 cipolla
1 carota
100gr parmigiano
olio extra vergine di oliva
sale


Preparazione:

Mettere a soffriggere carota e cipolla in un tegame con  dell'olio extra vergine. Aggiungere la salsiccia e fare rosolare con cura quindi affogate il tutto con il passato di pomodoro e lasciate cuocere a fuoco lento. Lessate i cavatelli in abbondante acqua bollente salata, scolateli e conditeli con il ragu'. Mettere in un tegamino di terracotta i cavatelli conditi con il ragù e la salsiccia, spolverare con il parmigiano e porre nel forno già caldo per 20 minuti a 180 gradi.

XII Sagra dei Cavati nel Tegamino

La sagra degli gnocchi al tegamino è accompagnata da altri prodotti, piatti e vino locale tipicamente statiglianesi.
La tradizione e la genuinità sono le caratteristiche di queste serate di festa paesana dedicata tutta alla sua Patrona Santa Margherita di Antiochia V.M.
Il Sabato e la Domenica precedenti sono sempre i giorni dedicati alla Sagra dei cavati rend’ u tianiegliu, il tianiegliu è il tegamino di creta che si usava per cucinare il sugo con la salsiccia nei tempi passati, oggi, nella sua dimensione più piccola è la scodellina di creta in cui vengono serviti gli gnocchi.
La salsiccia che gli statiglianesi offrono per questa occasione, è fatta con carne di maiale allevato dai contadini del luogo, anche la salsa di pomodoro che condirà il tutto è fatta in casa.


Molte sono le persone che da diverse città e paesi della regione ormai, conoscendo i prodotti tipici del luogo, accorrono nelle serate di festa per assaggiare gli gnocchi dal sapore contadino e dei tempi che furono, per gustare la polenta o il pancotto preparati secondo la ricette delle nonne, per respirare aria fresca e salubre della montagna che odora di fieno e erba appena falciata.
Tradizione, religione e natura concorrono a rendere Statigliano meta di molti forestieri e paesani dei borghi vicini che fin dalle prime ore della sera vengono ad affollare e riempire le vie del paese.
Per gli amanti della cultura e della storia, è possibile fare delle passeggiate per visitare i centri storici, le numerose chiese e castelli dei borghi limitrofi o fare delle escursioni in montagna per ammirare dall’alto il panorama bellissimo che si estende per le valli circostanti.

giovedì 12 luglio 2012


“Cosi’ la green economy non cresce. I nuovi decreti penalizzano gli investimenti delle imprese agricole”

“Vogliamo comprendere se il Paese crede davvero nella green economy e nel ruolo indispensabile che hanno le imprese agricole per lo sviluppo dell’energia alternativa”. Lo afferma Confagricoltura in relazione ai decreti sui nuovi regimi di incentivazione per le fonti rinnovabili elettriche e per il fotovoltaico, pubblicati in  Gazzetta Ufficiale.
 
 “Nonostante il lavoro svolto in  Conferenza unificata per migliorare i provvedimenti proposti dai ministeri competenti, i risultati non sono positivi – rileva Confagricoltura -. La nuova regolamentazione, che oltretutto giunge con un inaccettabile ritardo di dieci mesi rispetto a quanto indicato dal decreto legislativo 28/2011,  ha apportato solo limitati e marginali miglioramenti. Il ministero per le Politiche agricole non avrebbe dovuto avallarla”.
 
 Ad avviso di Confagricoltura nei decreti emanati si discriminano le imprese agricole. L’Organizzazione fa alcuni esempi: nel V conto energia i fabbricati rurali, ai fini dell’accesso alle tariffe, non sono equiparati agli altri edifici; le serre fotovoltaiche subiscono un’ulteriore restrizione sulla superficie ricopribile da pannelli, che scende dal 50% al 30%; le tariffe onnicomprensive e quelle premio per l’energia consumata in sito non sono convenienti neppure per i piccoli impianti, ovvero quelli che interessano maggiormente il settore primario; e per i piccoli impianti agricoli non c’è più la priorità di accesso al registro.
 
 Per quanto riguarda il decreto sulle altre fonti rinnovabili, per Confagricoltura permangono una serie di problemi legati: alle tariffe base, comunque insufficienti per realizzare gli investimenti; ai premi, che richiedono tecnologie non facilmente applicabili agli impianti di potenza inferiore ad 1 MW; alle procedure di accesso, sia in relazione al registro, sia alla tipologia di alimentazione dell’impianto (nella categoria sottoprodotti rimane il vincolo di poter utilizzare solo il 30% di coltivazioni dedicate). E ancora una volta vengono penalizzati proprio i piccoli impianti, come quelli a biogas, fondamentali per il settore agricolo.
 
 “Quando si parla di green economy il pensiero va al ‘futuro’, senza tener conto del ‘presente’ e dell’attività più ‘green’ che già c’è, cioè quella agricola – conclude Confagricoltura -. Al di là delle singole misure dei due decreti, è inaccettabile la disattenzione complessiva verso le imprese agricole, non favorendo il loro ruolo e trascurando i benefici che ne deriverebbero per l’ambiente  e per la collettività. Occorre cambiare atteggiamento, e lo deve fare prima di tutti il ministero per le Politiche agricole, e riconsiderare il ruolo che ha, e sempre più deve avere, il settore primario per la costruzione di una green economy degna di questo nome”.
PESCHE, SUSINE E NETTARINE CONTRO L’OBESITÀ
da Coldiretti Campania

Una ricerca coordinata da uno scienziato dell’istituto AgriLife Research presso la Texas A&M University, e che sarà presentata nei dettagli il prossimo agosto all’American Chemical Society di Philadelhia, ha dimostrato come pesche, nettarine e susine costituirebbero un’importante arma per contrastare la sindrome metabolica che, associata ad un regime di vita sedentario, costituisce un fattore di rischio per gravi forme di patologie cardiovascolari quali obesità e ipercolesterolemia.
Secondo lo studio, anche se predisposizione genetica, dieta e uno stile di vita poco salutare giochino un ruolo di primaria importanza per quanto concerne il rischio obesità negli individui, si sarebbe dimostrato che i composti bioattivi presenti in queste varietà di frutta sarebbero potenzialmente in grado di combattere la sindrome metabolica. I quattro principali gruppi fenolici-antociani, acidi cloro genici, catechine e derivati della quercetina agiscono, infatti, contemporaneamente su cellule differenti.
 
 E’ la prima volta che i composti bioattivi di una varietà di frutta hanno dimostrato di poter lavorare su più fronti diversi contro una determinata patologia. Una buona notizia, dunque, soprattutto per la Campania, che è purtroppo la regione italiana con il maggior numero di persone obese e sovrappeso (FONTE ISTAT).
La Campania detiene, però, anche il primato in Italia per la produzione di pesche e nettarine. Circa il 30% della produzione nazionale di questi frutti proviene, infatti, dalla nostra regione, dove è concentrata principalmente nelle provincie di Caserta e Salerno (FONTE ISTAT).
Agricoltura: Il bio aumenta e conquista il sud.

Cresce sempre piu' nelle aziende agricole italiane l'attenzione per la produzione biologica e la tutela del territorio. Emerge dal Sesto Censimento generale sull'Agricoltura dell'Istat. In particolare la produzione biologica conquista il Mezzogiorno. Sono 44.455 le aziende biologiche nel nostro Paese (il 2,7% del totale nazionale). E nel Sud si trova il 63% delle aziende che praticano la produzione biologica.
Gli investimenti per la produzione di energia da fonte rinnovabile interessano 21.573 aziende agricole, prevalentemente di grandi dimensioni, localizzate soprattutto nel Nord Italia (62% del totale). La tipologia di impianto piu' diffuso e' quella solare (80% delle aziende hanno impianti di energia rinnovabile), seguita da quella relativa alla geotermia (11%) e da quella che utilizza biomassa (9%).
Festa grande ai Casali di Faicchio

Da domani a domenica Festa del grano a Casali di Faicchio. Giunta alla 7° edizione, la festa vuole far riscoprire ai più giovani la realtà contadina del sannio degli anni 50. Tutto il ciclo produttivo che investe il grano viene rappresentato da scene che ripercorrono le varie fasi dall'aratura alla trasformazione in farina.
Naturalmente durante la festa non potranno mancare le tipiche pietanze sannite da degustare in allegria.
Festival delle Corti 2012 della Valle di Suessola

La Valle di Suessola attraverso l'associazione Fatti per Volare presenta il Festival dei Corti edizione 2012. Numerose associazioni culturali locali si sono  appuntamento per far conoscere ai turisti luoghi dimenticati spesso fuori dai circuiti classici del turismo tradizionale campano. Accanto alle serate di musica sono state previste escursioni per scoprire le ricchezze storiche  della zona. Sabato 14 luglio sarà la volta dei Monti Sacri. L'escursione partirà dalla chiesa di San Pietro Apostolo a Talanico alle 16.00 e si procederà verso monte di Sant'Angelo a Palombara dove si potrà ammirare l'eremo di San Michele. Lungo il percorso sarà possibile osservare diverse opere lignee del 1800.
Trekking di notte nel casertano
Tuffiamoci tutti nella natura del vulcano Roccamonfina,  percorrendo storici sentieri tra castagneti e siti archeologici. Il primo appuntamento della manifestazione "Natura' e nott" organizzata da Legambiente sezione Sessa Aurunca si terrà sabato 14 luglio con partenza alle 20.30. I visitatori verranno accompagnati in una affascinante escursione sotto le stelle lungo i sentieri del Roccamonfina fino alle maestose mura megalitiche del monte La Frascara. Naturalmente è di rigore indossare scarpe da escursione golfino e portare sempre con se acqua e qualcosa di buono tipicamente campano da assaporare con gli amici.

Per le iscrizioni rivolgersi a Legambiente 328 4592281
Peperoni ripieni



Questa ricetta tradizionale è tipica delle antiche massaie napoletane, sicuramente esistono in Campania diverse versioni sia per la farcia che per la preparazione.

Ingredienti:

2 peperoni gialli o rossi molto grandi

3 melanzane lunghe

capperi, olive nere, pan grattato

olio extravergine di oliva

aglio

Preparazione:

Prendere 2 peperoni e lavarli bene, adagiarli in una teglia e metterli nel forno già caldo. Quando la buccia dei peperoni sarà scottata toglierli e lasciarli raffreddare.

In una padella molto grande mettere dell'olio extra vergine di oliva e friggere le melenzane tagliate a tocchetti. Unire in un recipiente le melenzane fritte, le olive nere snocciolate, i capperi e una spolverata di pan grattato. Mescolare bene riversare il tutto in una padella con aglio per farli saltare per qualche minuto.

Sbucciare i peperoni avendo cura di non romperli per conservare la tasca da farcire. Prendere il peperone sbucciato e farcirlo con l'impasto di melenzane, capperi e olive preparato in precedenza. Adagiate i peperoni in una teglia e aggiungeteci le melanzane che sono eventualmente vanzate. Cospargete il tutto con pane grattato un po' di olio e infornate per 15 minuti.
Piatti Dop in Campania

La Regione Campania ottiene il riconoscimento di sedici nuovi prodotti agroalimentari tradizionali. A darne notizia è Vito Amendolara, consigliere del presidente Caldoro per l’Agricoltura. «Tra le pietanze riconosciute - dice Amendolara - ci sono le tradizionali melanzane ripiene o a scarpone, il peperone imbottito, il pomodorino giallo e la fragolata di Acerno.
«Il riconoscimento - sottolinea Amendolara - ottenuto con decreto del direttore generale della direzione per la promozione della qualità agroalimentare è arrivato nell'ambito della dodicesima revisione dell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali ed è un ulteriore passo verso la salvaguardia di quegli alimenti che caratterizzano la nostra regione, la cui promozione passa anche attraverso la valorizzazione e la scoperta dei suoi prodotti tipici.
Mozzarella di Bufala protetta dalla Ue

La qualità della mozzarella di bufala campana dop non è a rischio. Parola del direttore del consorzio per la tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, Antonio Lucisano, che  ha spiegato nel dettaglio di quali benefici potrà godere il comparto caseario alla luce delle nuove misure adottate. A finire sotto accusa, infatti, la novità introdotta nel disciplinare di produzione che prevede la produzione di mozzarella con cagliata congelata per evitare di buttare il latte prodotto poiché la mozzarella non può stagionare come i formaggi tradizionali.
 “Uno degli ultimissimi regolamenti della Commissione Europea è quello definito “pacchetto latte”, per altri prodotti si chiama “pacchetto qualità”. Nel pacchetto latte - spiega il direttore - che riguarda tutti i formaggi europei, identifica nei consorzi tutela i soggetti che potranno avere, se lo richiedono, la responsabilità di sovraintendere alla programmazione della produzione dei formaggi perchè la Ue si preoccupa degli andamenti dei mercati e quanto accaduto in passato è stato molto dannoso per gli equilibri della filiera”.
“Abbiamo immaginato di poter servire ogni segmento di consumatore con il prodotto ideale e con le aspettative di ogni segmento - dice ancora -. Il consumatore tradizionale avrà il prodotto che ha sempre avuto, l’alta ristorazione e pizzaioli avranno il loro prodotto dedicato e di questo sono contentissimi”.
Un’altra  innovazione – aggiunge Lucisano - è quella di poter produrre una mozzarella di bufala campana dop con la sottodenominazione artigianale. Ad esempio il piccolo caseificio che non ha la capacità di servire la grande distribuzione, ha la chance di poter vendere di più con un prodotto artigianale, in cui è impressa una data di produzione e una di scadenza. Parliamo di un prodotto lavorato a mano e credo si tratti di un’opera meritoria”.
L'Europa spinge l'industria agricola

Con l'approvazione del "pacchetto qualità" da parte dell'Unione Europea, vengono introdotte nuove misure per spingere l'industria agricola verso i mercati europei ed internazionali. Il nostro Paese vanta molti prodotti di qualità certificata ( circa 240 ).
La Campania presenta moltissimi prodotti Dop, Igp e Stg, prodotti che hanno già da tempo varcato i confini del Paese per riscutere successo all'estero con un export di tutto rispetto.
Il pacchetto di norme approvato dall'Europa sembra lasciare fuori i prodotti caseari cosa che non convince i Nostri produttori che proprio in questi giorni hanno approvato delle nuove norme di qualità nel disciplinare per la produzione della Mozzarella di Bufala Campana.

martedì 10 luglio 2012

All'ombra del Castello

Al via oggi la manifestazione "all'ombra del Castello", tre giorni di musica d'autore da ascoltare nel cortile del Conservatorio "CIMAROSA" di Avellino.

Questa sera si parte alle 20.30 con "Deliri, lacrime e sospiri...

Domani "Napoli-New York. Flying with Songs"

Giovedì "Percussione solo"

lunedì 9 luglio 2012

Tre nuove APP (gratis) per viaggiare low cost: B&B, Agriturismi, Case Vacanze

Estate 2012: un occhio al prezzo, l’altro allo screen. Ecco tre nuove APP per vacanzieri low cost e easy, che gironzolano sue e giù per il Belpaese senza prenotare in anticipo. Muovendosi tra diverse destinazioni come mare, lago, montagna, campagna, città d’arte o termali.  Le applicazioni sono dispositivi mobile Apple, disponibili gratis su iTunes. E consentono di scegliere al volo un B&B tra i 15 mila presenti nel portale Bed-and-Breakfast  ( il network da cui è partita questa digital iniziativa): ogni struttura è corredata di descrizione, foto, prezzi, contatti e naturalmente localizzazione sulle mappe, percorso di navigazione per raggiungere l’indirizzo esatto e distanza dai principali punti di interesse in zona; oltre 5 mila tra agriturismi, Resort, Ville e Casali di Campagna, Country House, Agrihotel e varia ricettività di turismo rurale in tutta Italia, registrati sul sito Agriturismo ,con descrizioni in quattro lingue, fotografie, recapiti visualizzabili su Maps; circa 5 mila alloggi per chi preferisce una casa vacanze  inserita nel website, in affitto per brevi o lunghi periodi, con gli stessi parametri delle altre due. Per un totale di almeno 25 mila soluzioni di abbordabile relax a portata di mano.  

da Corriere della Sera 3 luglio 2012
SETTIMANA 'CALDA' PER CARPENE' MALVOLTI: DAL 15 AL 20 LUGLIO LE BOLLICINE SCORRONO DA NORD A SUD

IL 19 LUGLIO TAPPA A NAPOLI PER I DRINK PINK ALLA CITTA' DEL GUSTO



Giovedì 19 luglio farà tappa in Campania, alla Città del Gusto del Gambero Rosso di Napoli per I Drink Pink, una degustazione fresca, divertente e coinvolgente dei migliori rosati d'Italia tra i quali il pubblico sarà chiamato a votare i migliori in assoluto, da proclamare al termine della manifestazione. L'azienda di Conegliano sarà presente con uno dei suoi vini più premiati, il Rosè Brut L'Arte Spumantistica che il pubblico potrà degustare dalle 20 alle 23.

La Giornata Frutticola Regionale, organizzata annualmente dal CRA-Unità di ricerca per la Frutticoltura di Caserta e dai Settori SIRCA e Stapa-Cepica di Caserta della Regione Campania, è diventata ormai un appuntamento fisso per tutti gli operatori campani del settore frutticolo.
L'edizione di quest'anno, la decima, si è svolta ancora una volta presso la splendida sede dell'Unità di ricerca in Frutticoltura, che è posta all'interno del complesso originario della monumentale Reggia di Caserta.
La Mostra pomologica è l'elemento trainante della Giornata ed anche quello più attraente per i partecipanti, formati da operatori del settore, tecnici, esperti e sempre più visitatori comuni.
Il lavoro di allestimento della Mostra è stato come sempre encomiabile, arricchito, anche quest'anno, da alcune novità varietali interessanti per l'epoca di maturazione precoce. La Mostra pomologica di Caserta si celebra, con continuità, ogni anno dal 1974.
Il convegno, abbinato alla Mostra, è stato dedicato quest'anno al tema della "Frutta dolce, frutta buona", un argomento importante e molto attuale, su cui il consumatore costruisce la sua decisione d'acquisto. La percezione che il consumatore dà della qualità di un frutto può essere infatti diversa da quella attribuita dalla distribuzione commerciale che si misura esclusivamente su standard qualitativi rilevabili strumentalmente.
Va facendosi sempre più strada invece il concetto di sensorialità, l'importanza cioè di valutare una varietà anche attraverso parametri legati al gusto, all'olfatto, e ad altri fattori intrinseci della frutta.
Ecco perché la manifestazione ha voluto proporre ai partecipanti un consumer test sensoriale, condotto con metodologia scientifica, su alcune varietà di pesche ed albicocche, i cui risultati saranno divulgati dal CRA subito dopo le dovute elaborazioni.
Pic nic sul Vesuvio

Il ristorante C&D di Portici ha organizzato per domani un singolare pic nic notturno sulle falde del Vesuvio. Si partirà alle 19.30 dalla parte alta di Portici, alle falde del vulcano per arrivare alla riserva forestale Tirone-Altro Vesuvio, una delle aree più antiche del complesso vulcanico.
Nel cestino dello chef c'è un shaker di caprese, una conserva di parmigiana di melenzane, un panino di frittata "fuiuta" e dolcibrioche con trionfo di albicocche del Vesuvio.



Per info 081 7752502
Energie rinnovabili, si riparte. Ecco i nuovi equilibri per contenere la spesa e promuovere il settore

ROMA - Battaglie con gli operatori e perfino scontri tra ministeri (Sviluppo e Ambiente). Ma alla fine, seppure in ritardo di quasi un anno rispetto ai tempi che l'Italia aveva promesso a se stessa e alla Ue, ecco il varo dei due attesissimi decreti che tracciano i nuovi incentivi per le energie rinnovabili, a colpi di tagli ma anche di estensioni. Tagli iniziali del 30%, ma che con progressione temporale arriveranno al 50%, per i sussidi dell'attuale Quarto conto energia per il fotovoltaico, in scadenza e in sostituzione con un "Quinto conto" che deve comprensibilmente conciliare il freno alla spesa finanziata con tutte le bollette degli italiani e l'ossigeno vitale che va garantito al settore e alla corsa verso l'energia sostenibile.
Per il fotovoltaico è arrivata la mediazione sull'ultima questione aperta: la soglia si esenzione degli impianti soggetti al nuovo registro a graduatoria. Esenzione che Passera voleva limitare agli impianti dentro i 12 chilowat e Clini chiedeva di portare a 20 kW. La soluzione: chi vuole evitare il registro per gli impianti da 12 a 20 chilowatt lo può fare ma deve subite un taglio del 20% della tariffa riconosciuta. Esenzioni senza decurtazioni sono comunque riservate ai pannelli fino a 50 kW che sostituiscono coperture in eternit e agli impianti integrati con caratteristiche innovative fino ad un incentivo cumulato di 50 milioni. Così anche per gli impianti realizzati direttamente dalle amministrazioni pubbliche. Esenzioni previste (come promesso nelle ultime bozze) agli impianti nelle regioni colpite dall'ultimo terremoto, ma con futuri provvedimenti a parte.
Corrado Clini azzarda una proiezione ancor più in avanti. «Sono convinto che anche grazie allo sviluppo delle tecnologie di qui a qualche mese potranno svilupparsi iniziative senza bisogno di incentivi».

estratto da IL SOLE 24ORE.it
Alimentazione, Ricerca e Salute, l’Italia taglia dove l’Europa investe

Mimmo Pelagalli

Ai primi di giugno i dipendenti della sede di Roma dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione inviavano un comunicato stampa, nel timore che l’ente potesse essere soppresso dalla spending review. Oggi l’ente è stato soppresso e – pur con l’attribuzione al Cra della principale missione dell’Inran, la ricerca di base sulla nutrizione e gli alimenti, restano intatte le preoccupazioni espresse allora dai ricercatori dell’ente: “La comunità scientifica dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran), sede di Roma, ritiene paradossale che il lavoro di ricerca svolto da più di 50 anni per migliorare la qualità degli alimenti e per tutelare il consumatore sia considerato uno spreco da tagliare – esordiva il comunicato, che sottolineava come “l’Europa, nonostante la crisi, sta mettendo risorse proprio sulla tematica dell’alimentazione e prevenzione delle malattie croniche. Per la sua identità storica, per le sue ricerche svolte nell’ambito di progetti nazionali, e internazionali e l’attuale partecipazione a tre reti di eccellenza Europee, l’INRAN è uno degli Enti di riferimento per questa attività internazionale, dalle benefiche ricadute anche per la salute dei cittadini italiani.” E fin qui siamo al paio coi tagli all’istruzione pubblica e all’università. Ma c’è anche il conflitto d’interessi: “La ricerca in nutrizione deve essere pubblica, perché solo il finanziamento pubblico, nazionale e internazionale, permette di non dover rispondere a logiche produttive o di interesse particolare. Proprio nel Paese della Dieta mediterranea – sottolineava il comunicato – si mette in discussione l’utilità dell’INRAN, nonostante sia nota a tanti la sua attività nelle scuole per educare i bambini ai principi e all’importanza di un’alimentazione equilibrata e nella popolazione generale per ricondurre gli adulti ad uno stile di vita più corretto.”
Morale: ora chi farà ricerca per l’alimentazione? I privati? E con quali interessi nel piatto? Salomonicamente il Ministero ha attribuito le funzioni di ricerca nel campo dell’Alimentazione e della Nutrizione al Consiglio per la Ricerca in Agricoltura, che però si occupa più di tematiche produttive. E’ un ente, pure dalla missione lodevole beninteso, ma proprio perché più vicino al mondo della produzione agricola, più influenzabile dal mondo dell’impresa, che non sempre ama la ricerca nutrizionale, pronta a dare bacchettate in nome della salute.
“Le conoscenze scientifiche in ambito nutrizionale costituiscono una risorsa immateriale per l’Italia, uno dei beni comuni da proteggere – avverte il personale Inran – la ricerca va resa più efficace; ma tagliarla per risparmiare nell’immediato, non solo sarebbe eticamente inaccettabile, ma addirittura fallimentare in termini economici per l’aggravarsi della spesa sanitaria nel medio termine”.

domenica 8 luglio 2012

Melizzano e … la storia
L’antico nucleo urbano di Melizzano sorge su un ripiano nel comprensorio del Taburno, sulla sponda destra del torrente Maltempo.
Alcuni studiosi identificano Melizzano nell’antica città sannita di Melae citata nelle storie di Tito Livio, ma notizie certe e documentate risalgono all’età normanna, quando era un casale della contea casertana. Feudo della famiglia Gambacorta dei de Capua, passò poi alla famiglia Corso che ne ebbe il possesso fino all’abolizione della feudalità.
Il paese è rinomato per le sue produzioni agricole, quale la produzione del pregevole olio d’oliva e la rilevante produzione vitivinicola. Nel periodo giugno-luglio di ogni anno, il piccolo borgo sannita si trasforma, perché accoglie migliaia di spettatori che giungono da ogni parte d’Italia per assistere ad una manifestazione unica nel Sannio: La Quintana.
Un grande corteo storico in abiti d’epoca sfila per le strade cittadine accompagnato da sbandieratori, archibugieri ed arcieri; la giostra della Quintana vede gareggiare le cinque contrade di Melizzano: Rimembranza, Starza, Tiglio, Torello e Valle Corrado in una sfida molto sentita, il Palio.
Durante la festa vengono organizzate mostre, iniziative culturali, passeggiate lungo i sentieri naturalistici del Taburno, visite guidate al Castello medievale Caracciolo D’Aquara; nei vari rioni le “Taverne” offrono ai visitatori la possibilità di gustare genuini piatti tipici mentre nel centro storico le cantine mettono a disposizione del viandante bicchieri di ottimo vino locale nonché squisiti dolci preparati dalle massaie.
Un’escursione a Melizzano è l’occasione per visitare il castello Caracciolo, costruito nel XVI secolo con merlatura ghibellina e torre a scarpa. Di interesse sono la chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, a tre navate con notevoli decorazioni a stucchi, e palazzo Bellucci, edificato nel XVIII secolo, di stile tardo-barocco con finestre in pietra lavorata e decorate con stemmi nobiliari.
Una visita a Melizzano è l’occasione per rivivere, in un tranquillo ambiente, i sapori di una cucina tipica contadina caratterizzata da formaggi, salumi, pasta fatta in casa, legumi e carne alla brace, il tutto annaffiato dagli ottimi vini della zona.
Corteo Storico di San Leucio

La collina di San Leucio fu acquistata, nel 1750, da Carlo III di Borbone (padre di Ferdinando) dai principi Acquaviva di Caserta con l’iniziale presupposto di farne una serie di riserve di caccia e di residenze secondarie per lo svago della Famiglia Reale.
Successivamente, Ferdinando IV istituì una fabbrica per la manifattura della Seta e ne fa la punta avanzata della sua politica industriale: un centro manifatturiero per la sua popolazione e spinge il proprio entusiasmo fino all’istituzione della Colonia di San Leucio e alla promulgazione di uno speciale Codice di Leggi.
Il Corteo Storico è il fiore all’occhiello di ogni leuciano. La manifestazione è una realtà di grosso richiamo per l’ambiente culturale e folkroristico casertano. I 150 e oltre figuranti, sfilano per le vie dell’ex colonia ferdinandea con un comportamento esemplare forti della responsabilità che ognuno, in quel momento, sente addosso.

Gli squilli delle trombe seguiti dal suono dei rullanti e dei tamburi annunciano l’inizio del corteo, si confonde il tempo, si respira un’aria settecentesca e, a vederlo vi assicuro, viene la pelle d’oca.
La sfilata curata dall'Associazione Corteo Storico della Real Colonia di San Leucio e patrocinata dal Comune di Caserta vede quest'anno la partecipazione delle Guardie Borboniche. L'inizio è fissato per oggi alle 18.30, quando il corteo dal piazzale del Belvedere si dirigerà lungo via del setificio e via Vaccheria fino ad arrivare di fronte all'arco d'ingresso. Lungo il percorso sventoleranno le bandiere di sei quartieri. Al termine della sfilata ci sarà l'apertura degli stand gastronomici in piazza Trattoria.
Sagra dei funghi

Tutti a Trentola Ducenta per la dodicesima edizione della
Sagra dei funghi di pioppo e del vino Asprinio.La manifestazione si svolge oggi 8 luglio tra musiche e balli.
Falanghina Felix

Nella sala dell'ex Cinema Italia a Sant'Agata dei Goti alle 19 verrà incoronata la "Falanghina Felix" 2012. L'enologo sannita Angelo Pizzi ed il produttore irpino Antonio Di Renzo sono le due nomination per questa edizione 2012 della rassegna che coinvolge e celebra i vini ottenuti da uve falanghina. Dalle 18.30 alle 23.30 sarà possibile degustare i vini di queste uve nella sala degustazioni allestita nella sala Consiliare.