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martedì 17 aprile 2012

Salsiccia rossa di Castelpoto

La salsiccia rossa rappresenta una caratteristica gastronomica di Castelpoto, tra le più rappresentative, tanto che il 25 aprile il paese le dedica una nota fiera-mercato.
La lavorazione è particolarmente laboriosa e complessa. Si inizia selezionando carni suine scelte , privandole di nervature e grasso e macinandole in modo grossolano. Stessa operazione viene effettuata con lardo e pancetta. I due ingredienti vengono mescolati tra loro e addizionati di polvere di peperoncini  coltivati in loco.



A questi ingredienti si aggiungono un infuso di teste d'aglio in acqua, per evitare che le carni si asciughino troppo, sale e finocchietto selvatico e si impasta nuovamente il tutto. Segue una fase di riposo e poi l'insaccatura in budello naturale, pratica ancora oggi eseguita completamente a mano. Si formano collane di piccole salsicce, dove ogni salsiccia ha un peso variabile dai 100 ai 140 grammi.
La salsiccia viene riposta in locali naturali, dove stagiona sotto la stretta e quotidiana vigilanza dei produttori dai 20 ai 50 giorni, secondo il calibro e la pezzatura.

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