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giovedì 5 aprile 2012

Carciofo igp di Capaccio

Le prime coltivazioni di carciofi nella piana compresa tra i comuni di Eboli e Capaccio ( Paestum ) risale all’epoca dei Borboni. Appartenente alla tipologia dei carciofi romaneschi, quello "tondo di Paestum" si è andato differenziando nel tempo dall'ecotipo originario di Castellamare, arrivando ad avere delle caratteristiche peculiari che gli hanno permesso nel 2005 di ottenere il marchio IGP.
Il carciofo si presenta tondo, di media pezzatura, con variazioni di colore dal verde al violetto-rosaceo, morbido e fragrante.  La raccolta dei "capolini" avviene manualmente nel periodo compreso tra febbraio e maggio quando l'infiorescenza raggiunge una dimensione compatibile con quella del disciplinare che ne regola la produzione.Le caratteristiche commerciali del “Carciofo di Paestum” sopra descritte sono anche frutto di un’accurata e laboriosa tecnica di coltivazione che gli operatori agricoli della Piana del Sele hanno affinato nel corso di decenni. 
 Il “Carciofo di Paestum” IGP viene utilizzato in cucina per la preparazione di svariate ricette tipiche e di piatti locali come la pizza con i carciofini, la crema e il pasticcio ai carciofi, particolarmente graditi ai tanti turisti che visitano la Piana del Sele e in particolare i Templi di Paestum

Carciofi ripieni con ricotta

Ingredienti per X 4 persone: 12 carciofi nostrani, 1 limone, 100 g di pecorino grattugiato, 80 g di pancetta, 200 g di ricotta, 1 tuorlo d’uovo, 1 uovo, sale, pepe e pangrattato

 Procedimento: Mondare i carciofi e lessarli in acqua e succo di limone. Scolarli e lasciarli asciugare. In una ciotola, lavorare la ricotta con il pecorino, il tuorlo, la pancetta tritata, sale e pepe. Distribuire il composto all'interno dei carciofi. Passarli prima nell'uovo sbattuto con una presa di sale, poi nel pangrattato.
Disporre, quindi, i carciofi in una pirofila unta, irrorarli d'olio e cuocerli in forno caldo a 210 gradi finché saranno dorati (circa 10 minuti).

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