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martedì 23 ottobre 2012

Patata interrata del Taburno
 
 
 
Essendo da sempre un alimento vitale per la popolazione del Taburno, la patata costituisce la base principale di numerose ricette locali, alcune prettamente legate ai pasti che i contadini usavano recare con sé nei campi.

L’antico metodo di conservazione consiste nello scavo di buche nel terreno di medio/alta montagna, della profondità di circa 1-1,5 metri, in ognuna delle quali circa 3 o 4 quintali  di tuberi si ripongono, protetti da due strati di foglie di felce e da altro terreno a copertura della fossa, lungo i cigli che consentono lo scorrimento dell’acqua nel sottosuolo.

La tradizione prevede l’apposizione di alcuni segni di riconoscimento sui luoghi del “nascondiglio” per il successivo recupero del tesoro, che avviene soprattutto nei periodi invernali, quando storicamente i contadini attingevano alle riserve per scarsità di altre vivande.
 
 
 
Questa tradizione contadina è stata valorizzata dallo Slow food Taburno. Lo scorso settembre una manifestazione ha celebrato il rito della patata interrata.
 
 

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