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mercoledì 24 ottobre 2012


Il Regio Tratturo

 
Il tratturo Pescasseroli-Candela fa parte di quella rete di sentieri d’erba che attraversavano l’Italia meridionale su cui avveniva la migrazione stagionale delle greggi, detta transumanza, che dai pascoli estivi delle montagne abruzzesi, molisane e campane giungeva ai pascoli invernali della pianura del Tavoliere pugliese.

L’origine geografica del tratturo Pescasseroli-Candela si colloca esattamente presso le sorgenti del fiume Sangro, in località Campomizzo a Pescasseroli; da lì il suo percorso prosegue attraverso l’Abruzzo, il Molise e giunge in Campania. Prima tocca il Beneventano e poi il territorio Irpino entrando nel comune di Casalbore, dove solca gran parte della valle del Miscano, proseguendo via via nei comuni di Montecalvo, Ariano Irpino, Villanova, per poi giungere a Zungoli, ultimo comune irpino, prima di terminare in territorio pugliese al pozzo di San Mercurio presso Candela, in provincia di Foggia.

 

Per migliaia di anni l’uomo ha vissuto da nomade. Le prime comunità umane si basavano sul nomadismo per la sopravvivenza e per l’approvvigionamento di cibo. Il sistema integrato dei cosiddetti cacciatori-raccoglitori è stato per centinaia di migliaia di anni alla base dello stile di vita dell’uomo. Ad esso si affiancò progressivamente un lento processo di domesticazione e di selezione di animali che si adattarono così alla convivenza con l’uomo e divennero sempre più utili: ovini, bovini e suini. In particolare l’allevamento di ovini e bovini sfruttò l’attitudine di queste specie agli spostamenti e la loro capacità di procacciarsi cibo anche in condizioni disagiate.

I segni che questo modello ha prodotto sono visibili proprio nei percorsi battuti già dalle popolazioni dell’età del Bronzo e del Ferro lungo i crinali appenninici e le vie d’altura, percorsi obbligati dalle necessità degli armenti. Gli spostamenti periodici, cadenzati dalle stagioni, furono denominati in seguito con il termine transumanza. Essi comportarono, per le popolazioni coinvolte, una dinamica continua di scambi culturali ed economici con altre genti, oltreché una strutturazione delle loro società fortemente legata al ruolo che la pastorizia svolgeva nel gruppo.

 
Il regio tratturo oggi è molto frequentato dall’uomo moderno che vuole esplorare e conoscere un territorio quasi incontaminato. Esistono quattro itinerari tematici che caratterizzano il Tratturo: Archeologico, Naturalistico, Storico e Etno-antropologico.

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