Translate

giovedì 11 ottobre 2012

Duemila anni di vino
 
 
Parte oggi la raccolta annuale delle uve coltivate negli scavi di Pompei. Secondo gli esperti della Mastroberardino il 2012 sarà un'ottima annata per il vino "Villa dei Misteri" igt. Negli scavi viene vendemmiata una una del tipo Piedirosso e una del tipo Sciascinoso che insieme dovrebbero produrre circa 3500 bottiglie.
Naturalmente il gusto di questo vino è ben lontano da quello coltivato 2000 anni fa. Veniva chiamato Pompeianum e si otteneva mettendo a macerare petali di rosa.
Il vino pompeiano è prodotto dall'azienda campana Mastroberardino che collabora dal 1996 con il laboratorio di Ricerca applicata della Soprintendenza diretto dalla biologa Annamaria Ciarallo con l'incarico di ripristinare la viticultura nelle stesse aree adibite a vigneto sin dall'antichità.
Gli studi botanici e i ritrovamenti di radici di vite e paletti di sostegno hanno confermato che tale coltura veniva praticata dagli antichi anche all'interno della cinta muraria della città ma soprattutto nei quartieri periferici nei pressi dell'anfiteatro.
Sono nati così i cinque vigneti dell'Oste Eusino, della casa della Nave Europa, della Caupona del Gladiatore, del Foro Boario, della casa della Fontana a Mosaico.

Nessun commento:

Posta un commento