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mercoledì 9 maggio 2012

Produrre Biogas nelle fattorie del SUD

Introdurre dei premi legati all'uso di colture non alimentari o di secondo raccolto che possano favorire lo sviluppo di nuovi impianti a biogas, soprattutto nel centro-sud del Paese. E' questa la richiesta che Agroenergia Confagricoltura sta portando avanti insieme a al Consorzio Italiano Biogas e ad AIEL. "I due decreti sulle rinnovabili, ha detto alla Adnkronos Roberta Papilli di Agroenergia Confagricoltura nel corso degli Stati Generali delle rinnovabili tenitosi oggi a Roma, disattendono le aspettative del settore agricolo. Infatti, nonostante da una parte sembri che il Governo voglia promuovere un modello di produzione energetica da impianti di taglia medio-piccola, la cosiddetta microgenerazione distribuita (fino a 1 MWe), dall'altra appare evidente che il nuovo sistema di incentivi penalizzi proprio questa tipologia di impianti che sono di maggiore interesse per il settore agricolo".

"Nonostante l’agricoltura sia chiamata a contribuire al raggiungimento degli obiettivi vincolanti al 2020, continua Papilli, dovrà fornire circa il 45% dell’energia rinnovabile e nonostante la politica agricola comunitaria veda nelle rinnovabili una delle principali sfide del settore agricolo per i prossimi anni, il quinto conto energia non riconosce gli impianti su fabbricati rurali". Sul fronte del biogas poi, conclude, "l’aver previsto un contingente unico per biomasse, bioliquidi, biogas, gas da discarica e di capacità estremamente limitata, rende difficile accedere agli incentivi e di conseguenza di realizzare nuovi impianti".

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