L'Europa si muove contro gli agricoltori fasulli
In mancanza di un accordo su chi siano veramente gli «agricoltori attivi», meglio andare per esclusione. Il cuore della riforma Pac 2014-20, al centro del Consiglio agricolo Ue che si è svolto la scorsa settimana a Lussemburgo, è stato rivoltato come un calzino dalla Commissione europea.
Che però, va detto, questa volta sembra centrare l’obiettivo: la proposta portata avanti dal commissario Ciolos prevede infatti la stesura di una vera e propria «lista nera» di soggetti che in futuro non potranno più percepire gli aiuti diretti dell’Ue.
Che però, va detto, questa volta sembra centrare l’obiettivo: la proposta portata avanti dal commissario Ciolos prevede infatti la stesura di una vera e propria «lista nera» di soggetti che in futuro non potranno più percepire gli aiuti diretti dell’Ue.
A margine del Consiglio Europeo, il ministro Mario Catania ha incontrato prima il ministro irlandese e poi quello polacco. Affrontando con quest’ultimo il tema caldo dei criteri di ripartizione del futuro budget agricolo Ue: «Parlando con il ministro polacco ho visto che si sono molto avvicinati alle nostre tesi – ha detto Catania al termine dell’incontro –, non c’è più quella distanza riscontrabile quando sostenevano che gli aiuti dovevano essere distribuiti solo sulla base della superficie agricola.
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