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lunedì 7 maggio 2012

Le scale di Napoli

La Pedamentina è un complesso sistema di gradinate che collega la zona collinare con il centro storico e il mare. Rappresenta un insieme di itinerari con affascinati panorami che si possono ammirare solo da questi angoli dimenticati della città.
Calata san Francesco inizia a via Belvedere e taglia via Aniello Falcone e via Tasso, raggiungendo il Corso Vittorio Emanuele, e di qui, scende a via Riviera di Chiaia, di fronte alla Villa Comunale.



Questa lunga scalinata era già presente nel 1775, come testimoniato dall'antica Mappa del Duca di Noja. In origine faceva parte di un piccolo borgo fuori porta, chiamato Casale del Vomero ed era composto perlopiù da case di famiglie nobiliari e cascine rurali.

La salita Cacciottoli viene già citata dal Celano, in cui si ricorda che l'attuale nome deriva da una Villa sorta nel luogo, ad opera della famiglia Cacciuttoli (XVII secolo). Il percorso in questione ha avuto un ruolo urbanistico molto simile a quello assunto dalle Scale della Pedamentina, ovvero quello di collegare la Certosa di San Martino al centro storico della città. La strada è caratterizzata perlopiù da vie gradinate molto ripide, presumibilmente, per ovvie ragioni tecniche da parte dei progettisti. La scalinata passa anche sotto il ponte di via Girolamo Santacroce e sotto il ponte di Corso Vittorio Emanuele, entrambi, costruiti in epoca posteriore.



Pedamentina di San Martino è tra i più antichi camminamenti della città. Con i suoi 414 scalini collega la Certosa di San Martino al centro storico della città, sul Corso Vittorio Emanuele, dietro l’ospedale militare, da cui poi si intraprendono le rampe di Montesanto.
Le Rampe del Petraio prendono il loro nome dalla consistenza pietrosa del territorio su cui sono nate.
Furono edificate per collegare il Vomero al “nuovo” quartiere di Chiaia e partono da via Annibale Caccavello per scendere al Corso Vittorio Emanuele, all’altezza della chiesa di S. Carlo alle Mortelle.

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