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mercoledì 23 gennaio 2013

Catania incontra le associazioni ambientaliste: mantenere un'agricoltura attiva sul territorio
 

"Sono convinto che per il futuro sia necessario puntare su un modello di agricoltura che abbia una corretta relazione con il territorio e con l'ambiente. Vi ricordo che l'attività agricola è fondamentale per il buon mantenimento dell'ambiente e per questo motivo dobbiamo salvaguardarne la presenza sul nostro territorio. Da questo punto di vista sono particolarmente importanti i temi contenuti nel mio disegno di legge contro la cementificazione. Il mio impegno, anche in futuro, rimane orientato su alcuni punti fermi irrinunciabili contro il consumo del suolo".
Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, incontrando nel Salone dell'Agricoltura del Mipaaf alcune associazioni ambientaliste, tra le quali: Fai, Wwf, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Slowfood, Touring Club, Federbio, Aiab, Firab-Fondazione italiana per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica, Società italiana ecologica del paesaggio, Federazione Pro Natura.
Il Ministro Catania ha assicurato il proprio impegno, in sede europea, per portare avanti i temi relativi alla riforma della Politica agricola comune ed in particolare per il mantenimento del budget agricolo e per il miglioramento della proposta della Commissione.
 
 
L'Università di Salerno e l'Ente Scuola Edile si sono mossi in questo senso firmando un protocollo d'intesa per il rispetto del territorio agricolo.
I muretti a secco hanno permesso di recuperare terreni coltivabili e allo stesso tempo di preservare il territorio da dissesti idrogeologici. Dopo l’esperienza fatta in costiera amalfitana questa volta gli edili puntano alla dieta mediterranea.
Il protocollo da vita ad un’iniziativa formativa sul tema del rapporto tra dieta mediterranea e le politiche di difesa, manutenzione e promozione del nostro territorio.
Ciò attraverso la realizzazione di master, corsi di perfezionamento, convegni ed altre iniziative formative. L’Università provvederà ad elaborare un cronoprogramma delle attività e a individuare, per la realizzazione delle stesse, un proprio responsabile che assuma anche il compito di referente per l’attuazione della convenzione stessa.
Sarà costituto un comitato scientifico (sei componenti in rappresentanza degli enti del presente protocollo di cui tre di nominati dall’Università e tre nominati dall’ESES) con funzione di indirizzo e monitoraggio delle attività.
 


 

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