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lunedì 9 luglio 2012

Energie rinnovabili, si riparte. Ecco i nuovi equilibri per contenere la spesa e promuovere il settore

ROMA - Battaglie con gli operatori e perfino scontri tra ministeri (Sviluppo e Ambiente). Ma alla fine, seppure in ritardo di quasi un anno rispetto ai tempi che l'Italia aveva promesso a se stessa e alla Ue, ecco il varo dei due attesissimi decreti che tracciano i nuovi incentivi per le energie rinnovabili, a colpi di tagli ma anche di estensioni. Tagli iniziali del 30%, ma che con progressione temporale arriveranno al 50%, per i sussidi dell'attuale Quarto conto energia per il fotovoltaico, in scadenza e in sostituzione con un "Quinto conto" che deve comprensibilmente conciliare il freno alla spesa finanziata con tutte le bollette degli italiani e l'ossigeno vitale che va garantito al settore e alla corsa verso l'energia sostenibile.
Per il fotovoltaico è arrivata la mediazione sull'ultima questione aperta: la soglia si esenzione degli impianti soggetti al nuovo registro a graduatoria. Esenzione che Passera voleva limitare agli impianti dentro i 12 chilowat e Clini chiedeva di portare a 20 kW. La soluzione: chi vuole evitare il registro per gli impianti da 12 a 20 chilowatt lo può fare ma deve subite un taglio del 20% della tariffa riconosciuta. Esenzioni senza decurtazioni sono comunque riservate ai pannelli fino a 50 kW che sostituiscono coperture in eternit e agli impianti integrati con caratteristiche innovative fino ad un incentivo cumulato di 50 milioni. Così anche per gli impianti realizzati direttamente dalle amministrazioni pubbliche. Esenzioni previste (come promesso nelle ultime bozze) agli impianti nelle regioni colpite dall'ultimo terremoto, ma con futuri provvedimenti a parte.
Corrado Clini azzarda una proiezione ancor più in avanti. «Sono convinto che anche grazie allo sviluppo delle tecnologie di qui a qualche mese potranno svilupparsi iniziative senza bisogno di incentivi».

estratto da IL SOLE 24ORE.it

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