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mercoledì 22 agosto 2012

Consumo del Suolo

Secondo il rapporto del Mipaaf il cemento divora 5 milioni di ettari. Cancellate superfici destinate a seminativi, prati e colture permanenti.
Negli ultimi trenta anni le costruzioni hanno cancellato cinque milioni di ettari di superfici agricole modificando l'assetto produttivo e sfregiando spesso il paesaggio.
Per garantire i consumi italiani servirebbero 61 milioni di ettari coltivati, ma attualmente il nostro Paese dispone di soli 12 milioni. Continuando così dipenderemo sempre di più dalle importazioni provenienti da ogni parte del mondo.

Ma la cementificazione selvaggia che interessa anche la Campania, spinge a altri atti di distruzione del territorio, i roghi dolosi.
Sono circa 1490 gli ettari di vegetazione distrutti dalle fiamme in Campania dal I agosto a fronte dei 1600 ettari distrutti nell'intero mese di agosto dello scorso anno. A rendere noto il dato è Vito Amendolara, consigliere per l'agricoltura del presidente della Giunta regionale della Campania.

"Negli anni scorsi abbiamo assistito a disastri di natura idrogeologica che erano figli degli incendi degli anni precedenti". E' quanto denuncia Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi
che mette in guardia da possibili rischi idrogeologici derivanti dagli incendi. "In Italia continuano a bruciare boschi e ampi territori vocati all'agricoltura.
Gli incendi - prosegue Graziano - sono una grande piaga per il nostro Paese, non soltanto perché sottraggono suolo produttivo all'agricoltura, perché modificano il nostro straordinario paesaggio, perché distruggono importanti ecosistemi, ma anche perché espongono pericolosamente i territori devastati ad ulteriori rischi di frane ed alluvioni. Quando brucia la vegetazione, viene meno la sua proficua azione di drenaggio delle acque, viene meno l'azione di traspirazione delle piante, viene meno la capacità delle stesse piante di trattenere il terreno sottostante".

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