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giovedì 1 dicembre 2016

#Pizza. Una grande tradizione italiana

"Cos'è la pizza? Il cibo preferito da tutti, dite voi. E con molta probabilità avete ragione. Con questo libro vogliamo cercare di svelare alcuni tra gli aspetti più interessanti della sua storia, dei suoi abbinamenti, con uno sguardo alla tradizione e uno al futuro" - così Antonio Puzzi, curatore del volume, racconta - "Non sappiamo dove sia nata la pizza ma  conosciamo i luoghi che hanno consentito a questo prodotto, nato per sfamare le classi meno agiate, di affermarsi in ogni angolo del mondo, trasformandolo in fenomeno di alta moda".
La data precisa in cui fu aperta la prima pizzeria a Napoli non è nota, così come non si conosce la data in cui compare il primo pizzaiuolo: si tratta di fenomeni socio-antropologici che sfuggono alla registrazione dei cronisti e vengono rilevati poi solo quando sono pienamente sviluppati. Si sa soltanto che ancora per tutto l’Ottocento la pizzeria viene chiamata sempre la “bottega del pizzajuolo” e solo verso la fine di quel secolo compare la parola pizzaria.
Il libro, vero e proprio sussidiario della pizza che spazia dalla linguistica all'antropologia, dalla storia alla geografia, è dunque frutto di un lavoro di ricerca e di riflessione dei singoli autori ma diventa un'opera corale quando si lascia spazio ai veri protagonisti: i pizzaioli. Oltre ai consigli per scegliere gli ingredienti di base di questo piatto e per combinarli in modo da ottenere l'alchimia perfetta, il volume propone 16 storie illustrate di locali simbolo, con le loro migliori ricette e 386 indirizzi dove mangiare una buona pizza lungo la penisola.

A Slow Food Editore si affianca in questo progetto editoriale Ferrarelle, icona del Made in Italy proprio come la pizza.

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