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venerdì 29 marzo 2013

MADE IN ITALY: E’ ALLARME SIMILGRANA, IMPORT RADDOPPIA IN 10 ANNI
 
 
Negli ultimi dieci anni sono raddoppiate le importazioni in Italia di formaggi simil-grana che fanno concorrenza alla produzione nazionale di Parmigiano Reggiano e Grana Padano a denominazione di Origine Protetta (Dop).
 I similgrana - rileva la Coldiretti - sono arrivati in Italia soprattutto dall’Europa a partire dalla Germania (8,3 milioni di chili) e dalla Repubblica Ceca (8,1 milioni di chili) anche se in forte crescita risulta essere l’Ungheria dalla quale sono giunti ben 2,7 milioni di chili pari al 10 per cento del totale delle importazioni. Volumi addirittura superiori di questi formaggi che spesso hanno anche una assonanza fonetica con quelli nazionali e sono purtroppo destinati a Paesi diversi dall’Italia, in Europa e fuori, togliendo spazio di mercato al Parmigiano e al Grana.
E’ imbarazzante notare - sostiene la Coldiretti - che nella realizzazione di questi prodotti di imitazione siano implicate spesso imprese italiane ed anche chi per ruolo avrebbe il compito di tutelare le denominazioni originali, dal quale dipende il futuro di interi territori e migliaia di allevamenti e caseifici. La somiglianza di tali codici doganali con quelli del Parmigiano-Reggiano e del Grana Padano (04069061), unitamente alla identica descrizione tecnica dei prodotti, crea una similarità fra prodotti caratterizzati, invece - sottolinea la Coldiretti - da diversa origine e qualità perché i similgrana non devono rispettare i rigidi disciplinari di produzione approvati dall’Unione Europea.
Il rischio è che - denuncia la Coldiretti - i similgrana vengano scambiati dai consumatori come prodotti Made in Italy perché vengono spesso utilizzati nomi, immagini e forme che richiamano all’italianità, ma anche perché appare il bollo Ce con la “I” di Italia se il formaggio viene semplicemente confezionato in Italia. Un inganno nei confronti del quale - conclude la Coldiretti - occorre immediatamente intervenire per salvaguardare il lavoro di migliaia di allevatori italiani impegnati in una produzione unica che rappresenta l’immagine del made in italy nel mondo.
Con la nuova legge sul doppio stabilimento per la produzione di mozzarella di bufala campana Dop si corre il rischio di distruggere la filiera e dare man forte a produttori disonesti che con la complicità di paesi esteri possono invadere il mercato internazionale con surrogati ingannevoli.

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