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mercoledì 13 marzo 2013

Lotta al cinipide del castagno


 
Mentre sono in corso di definizione le attività di lotta biologica al cinipide
per il 2013, il Ministero delle Politiche agricole ha reso disponibili le
relazioni annuali  relative ai centri di moltiplicazione di Torymus sinensis
per la lotta al cinipide galligeno del castagno, finanziati e realizzati nel
corso del 2012 nelle diverse regioni.
Le attività, finanziate dal Mipaaf, a cui si sono spesso aggiunte le risorse
proprie delle regioni, si sono sviluppate con la realizzazione dei centri di
moltiplicazione per l’allevamento del parassitoide del cinipide del castagno,
centri fondamentali per poter ottenere il materiale biologico da lanciare
nelle zone di presenza del cinipide.
Questi centri di moltiplicazione sono stati realizzati con la consulenza
dell’università di Torino, che ha anche tenuto i corsi per addestrare il
personale tecnico sul territorio, in modo che le attività dei prossimi anni
possano essere gestite direttamente dalle regioni, alcune delle quali avevano
già avviato tale attività.
Una parte fondamentale del progetto è quella che prevede la divulgazione
presso i castanicoltori delle corrette tecniche di gestione del castagneto,
per evitare di danneggiare i parassitoidi del cinipide.
Nel territorio della regione Campania prima del 2012 vi sono state
introduzioni di  Torymus sinsensis grazie ad un progetto di ricerca coordinato
dall'Istituto per la protezione del CNR dal titolo "Progetto di studio per il
controllo ecocompatibile del cinipide del castagno".
 
leggi tutto su
http://www.agrocampania.it/la-nuova-politica-agricola-piu-verde-giusta-e-garanzia-di-sicurezza-alimentare/

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