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martedì 18 febbraio 2014

Avversità atmosferiche, il consorzio CESANA aiuta gli imprenditori agricoli ad assicurarsi

Grandine, gelo, brina, siccità, eccesso di pioggia, alluvione, vento forte, neve, colpo di sole, sbalzo termico, tromba d’aria, fulmini, diffusione di malattie infettive tra gli animali minacciano ogni anno le coltivazioni, gli allevamenti e le strutture aziendali agricole: attraverso il Decreto Legislativo 29 marzo 2004 n.102  e l’art. 68 lo Stato e l’Unione Europea  erogano contributi in favore delle imprese agricole che si assicurano contro questi eventi calamitosi.
 E’ quanto è stato ricordato nel corso di un incontro svoltosi a  Giugliano  sulle opportunità offerte in favore delle aziende agricole dalle normative in vigore  per le polizze pluri e multirischio contro le calamità naturali a cui hanno partecipato il presidente del consorzio di difesa CENASA Vincenzo Di Nardo, il coordinatore Alberto Moretti,  il direttore  Prisco Lucio Sorbo, i funzionari  e i componenti il Consiglio Direttivo Provinciale della Federazione Coldiretti di Napoli.
“ Le temperature minime finora hanno fatto registrare una anomalia su valori superiori di 3,8 gradi alla media di riferimento nella prima decade di febbraio che  hanno mandato in tilt le coltivazioni che si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa. Ciò rende quanto mai importante lavorare per consentire agli imprenditori agricoli di poter  valutare al più presto le varie casistiche assicurative, principalmente per la copertura dagli eventuali danni causati da possibili avversità atmosferiche – ha affermato il presidente del CENASA, Vincenzo Di Nardo – La polizza tutela il lavoro e garantisce il reddito di chi opera nel settore agricolo contro le conseguenze di eventuali accadimenti atmosferici che possano pregiudicare il buon andamento e la crescita di un’azienda agricola”.
In merito ai contributi pubblici sulle assicurazioni dei prodotti agricoli occorre tenere presente – è stato evidenziato – che per poter beneficiarne, nel Piano Assicurativo di quest’anno è stato elevato a tre il numero minimo di eventi da assicurare. Prevista anche la differenziazione del contributo pubblico a vantaggio delle imprese agricole che si faranno carico di stipulare contratti assicurativi per la copertura del maggior numero di rischi, per favorire e incentivare in modo specifico la più ampia copertura (e conseguente stabilità nel tempo) del reddito di impresa prevista dalle polizze multirischio, che beneficeranno del contributo massimo previsto.
Il contributo sul premio assicurativo è entrato a far parte del contributo complessivo che riceve l’agricoltore, soggetto quindi alle regole di controllo e verifica del sistema Pac. L’erogazione dei contributi di provenienza comunitaria, avviene direttamente sul conto corrente dell’agricoltore, mediante il canale Agea, o analoghi enti regionali.
 Entro la scadenza annuale di presentazione delle domanda Pac, inderogabilmente entro il 15 maggio di ogni anno, l’agricoltore deve dichiarare se intende assicurare le produzioni presenti nel fascicolo. Eventuali mancate dichiarazioni o ritardi nella presentazione della domanda, comportano la perdita del diritto al contributo.
I  dati quindi relativi alle produzioni assicurate devono essere esattamente corrispondenti a quanto risultante nella domanda Pac: a tale scopo ogni azienda agricola deve avere istituito mediante il proprio Caa il Fascicolo aziendale, con relativi aggiornamenti. E’ fondamentale quindi che per corrette assicurazioni agevolate l’assicurato fornisca all’assuntore del rischio i dati desunti dal fascicolo aziendale in suo possesso, aggiornato alla data della copertura. I fondi europei prevedono un contributo sul parametro che varia dal 65% al 80%, in funzione della tipologia di coltura assicurata.
Tutti gli interessati possono rivolgersi al Consorzio di Difesa CENASA 0818954775 che è impegnato a far cogliere tutte le opportunità previste in materia.

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